Una sconfitta può dare maggiore consapevolezza? Se matura in inferiorità numerica per oltre un’ora di gioco, a causa di un autogol, e con soli tre tiri in porta concessi, forse sì. Nel caso della Lazio – sconfitta a Torino contro la Juventus nell’ultimo turno di campionato – sono i numeri complessivi a dare a Marco Baroni la sensazione di star percorrendo la strada giusta: prima del match contro i bianconeri, la formazione laziale aveva concesso solamente 69 tiri (solo la Juve aveva fatto meglio) in campionato e aveva guadagnato sette punti da situazioni di svantaggio. L’unico problema erano i gol presi in avvio, ma in quei venti minuti di Torino, prima del rosso a Romagnoli, i biancocelesti hanno fatto un’ottima figura allo Stadium. Adesso Marco Baroni vuole ripartire in Europa League, dove fin qui si è vista la miglior Lazio, con tanto di primo posto, con sette gol segnati e uno subito. L’esame lo offre il Twente ad Enschede (stasera, ore 21). La squadra olandese ha pareggiato le ultime tre partite europee di questa stagione e non ha mai perso in casa contro avversari italiani. Ci proverà la Lazio versione Europa, cioè con tanto turn over ma con la stessa identità di gioco.
L’andamento del match contro la Juventus offre due indizi di formazione: Romagnoli, espulso e squalificato in campionato, giocherà dal 1′. E con lui anche Boulaye Dia, sacrificato nel primo tempo per far posto a Patric. Riposo per Castellanos e Gila. Ma anche per Provedel, Nuno Tavares (uscito per crampi a Torino), Rovella, Guendouzi, Isaksen. Mandas difenderà i pali della porta biancoceleste. In difesa da segnalare il debutto di Gigot, mentre sulle fasce toccherà a Marusic e Pellegrini. Muscoli, polmoni e tempi di inserimento in mediana con Vecino e Dele-Bashiru a formare l’inedita coppia di centrocampo a supporto di Tchaouna, Pedro e capitan Zaccagni. “Il Twente è una squadra giovane, che gioca bene e per noi sarà un test difficile, specialmente nel loro stadio dove il pubblico alimenta molto l’atmosfera. Servirà una prestazione di alto livello”, l’avviso di Baroni. Si riparte da una sconfitta, ma che ha aggiunto consapevolezza e autostima.