Europa League

Lazio, Pedro: “Abbiamo la qualità per vincere l’Europa League”

Pedro, Lazio
Pedro, Lazio - Foto Antonio Fraioli

Penso che sono giocatori dinamici e forti con il pallone, tante squadre olandesi giocano molto bene, questa è la scuola di Ajax, PSV, Feyenoord e anche il Twente è una squadra dinamica. Anche la nazionale è molto forte, per questo ogni volta che veniamo in Olanda è difficile vincere, sia per l’atmosfera che per l’ambiente“. Sono queste le parole di Pedro, protagonista con la Lazio nel corso delle ultime partite contro Nizza ed Empoli e oggi presente in conferenza stampa. I biancocelesti si preparano a sfidare il Twente nella partita valida per l’Europa League. “La Lazio deve sempre puntare a vincere ogni titolo, ogni competizione è molto importante. Lo scorso anno ha vinto l’Atalanta e quest’anno abbiamo la qualità per farlo, è presto per dire chi può essere favorito, ci sono tante squadre forti e non è mai facile vincere questo trofeo. Abbiamo però le possibilità per arrivare fino in fondo, domani sarà una partita molto complicata ma siamo qua per fare una bella prestazione e ottenere i punti come fatto nelle prime due partite“.

La carriera di Pedro sta giungendo al termine? “In questo momento mi sento molto bene dentro la squadra, la società e l’ambiente, per me è un momento speciale per tutto quello che sto vivendo alla Lazio. C’è stato un cambiamento importante che ha portato il mister e che hanno portato i tanti giovani che sono arrivati per fare un nuovo progetto a lungo termine. Sono cambiate tante cose negli ultimi due anni, vediamo se riusciamo ad avere fiducia e continuare a vincere per rimanere in Europa e costruire una squadra ancora più forte anno dopo anno“. Sul proprio futuro: “Parleremo del mio futuro a fine stagione, adesso non ci penso. Voglio allenarmi forte e giocare forte ogni partita dando il massimo, lo farò finché il corpo e soprattutto la testa staranno bene. Non so cosa possiamo migliorare a livello di squadra, stiamo lavorando forte e i giovani sono molto forti, nel giro di 2-3 anni diventeranno giocatori importantissimi. Non so se ci sarà tempo di farlo qui perché a volte senti questa pressione che è difficile da gestire, per questo noi esperti dobbiamo aiutarli e farli giocare liberi, stiamo lavorando insieme per questo e abbiamo una bellissima squadra, vediamo dove arriveremo alla fine. Se non va bene il risultato poi c’è la critica, dobbiamo gestire però anche quello perché in questa rosa c’è un livello molto alto”.

 

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