Sci Alpino

Sci alpino, Brignone verso Milano-Cortina: “Uno stimolo e uno stress, ma lo vedo come un bel sogno”

Federica Brignone
Federica Brignone - Foto Mattia Radoni / IPA Sport / IPA

“Continuerò fino a quando avrò voglia di lavorare in un certo modo. Non parlo di competitività, ma di metodo: devo stare fisicamente e mentalmente bene, il risultato è una conseguenza. Se dovessi non sentire più quella spinta smetterei, perché non avrebbe senso”. A parlare è Federica Brignone, che a 34 anni si prepara all’esordio stagionale in Coppa del mondo di sci e non ha alcuna intenzione di dire basta, almeno per il momento. “Ho fatto un lungo percorso mentale, ho studiato, ogni giorno cerco di essere una persona migliore – ha spiegato al Corriere della Sera -. È un processo continuo: invece di rimanere nella mia comfort zone sono voluta uscirne. Penso di essere arrivata in questo momento proprio per tutto il percorso fatto in precedenza, sono stata anche aiutata da diverse persone. È difficile cambiare, io ho accettato il cambiamento”.

Ormai i Giochi di Milano-Cortina non sono così lontani: “È sia uno stimolo che uno stress. L’Olimpiade in casa è un sogno, ne ho vissute quattro una più lontana dell’altra: Vancouver, Sochi, Pyeongchang. Pechino. Poter correre davanti ai miei amici, ai miei tifosi, sarebbe bellissimo. Dall’altra parte è un grosso peso per un’atleta che come me ha vinto tanto, perché so quanto sia difficile restare a certi livelli. Competere in casa aggiunge anche molto altro, alcune cose per me ‘pesanti’. Se tre anni fa non ci pensavo minimamente, ora lo vedo come un bel sogno. Sarebbe bello, ma lo farò soltanto se riuscirò a conservare questa motivazione che è sempre più difficile tenere”.

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