Ciclismo su pista

Ciclismo su pista, il ct Villa: “Fatto un bel Mondiale. Ganna nel 2025 si dedicherà più alla strada”

Marco Villa - Foto IPA

All’indomani della conclusione dei Mondiali, il ct del ciclismo su pista Marco Villa è stato ospite di Radio Anch’Io Sport su Rai Radio 1. “Guardo sempre il bicchiere mezzo pieno. Abbiamo fatto un bel Mondiale, mi dispiace per la caduta del quartetto dove si poteva andare a medaglia, a un giro e mezzo dalla fine eravamo in tabella per il terzo posto. Ma sono contento anche dei quarti posti”, ha analizzato il ct, che poi si è soffermato più in generale sul momento del ciclismo italiano: Adesso è uno sport più difficile e competitivo, si è aperto a tante nazioni e non è facile raggiungere certi risultati. Siamo in tanti che dobbiamo dividerci le fette della torta. È vero che da tempo non vinciamo i Mondiali su strada, però non è che siamo spariti, basti guardare il terzo posto di Ciccone al Giro di Lombardia, anzi il secondo posto degli umani se consideriamo Pogacar”.

Protagonista di questo fin settimana, ancora una volta, l’eterno Elia Viviani, argento:Il suo segreto? La professionalità in primis. Si è vista soprattutto quest’anno, a 35 anni ha preparato le Olimpiadi con l’entusiasmo di un 18enne alla prima esperienza. In questi Mondiali ci ha provato fino all’ultimo giro, ha tentennato un po’ a un giro dalla fine. Forse se avesse anticipato Hansen, avrebbe potuto avere una chance in più. Bravissimo comunque per l’argento”.

E uno sguardo al futuro di Filippo Ganna: “Dopo le Olimpiadi parte un quadriennio nuovo ed è giusto che almeno per i primi due anni dove non c’è di mezzo alla qualifica olimpica, si dedichi più alla strada – conclude Villa – Ma lui a volte viene in pista per preparare la strada. Certamente punterà molto alla strada”.

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