Un autogol di Mario Gila punisce la Lazio e manda in estasi una Juventus sciupona in zona gol dopo aver giocato in superiorità numerica per oltre un’ora di gioco a causa dell’espulsione di Romagnoli al 25′. Sono tre punti comunque di lusso per Thiago Motta, che allo Stadium contro i biancocelesti doveva rinunciare agli infortunati Koopmeiners, Bremer, Nico Gonzalez, Milik e allo squalificato Conceicao. Le difficoltà si sono viste, ma allo stesso tempo il settimo clean sheet su otto partite è un dato che non può passare inosservato. Discorso non troppo diverso per la squadra di Baroni. La Lazio – seconda dopo i bianconeri per numero di tiri concessi in campionato – chiude con sole tre conclusioni in porta subite. Zaccagni e compagni però si presentavano a Torino con il problema dell’approccio alla gara: cinque degli undici gol subiti sono stati incassati infatti nei primi quindici minuti di gioco. All’Allianz Stadium gli ospiti non subiscono reti in avvio, ma restano in 10 al 25′. Vlahovic di prima intenzione imbuca per Kalulu che si invola verso la porta e viene steso al limite dell’area da Romagnoli, L’arbitro Sacchi fa in un primo momento giocare, ma il Var lo richiama: calcio di punizione dal limite e cartellino rosso per il difensore biancoceleste. Baroni risponde subito con un cambio: fuori Dia, dentro Patric. La Lazio – nella prima fase aggressiva in pressione – si difende con più cautela. E la Juventus trova pochi spazi. Yildiz non è ispirato, Vlahovic si muove in area ma non ha palle pulite. L’occasione migliore ce l’ha Gatti che su cross al bacio di Cambiaso impatta male con la punta e spara alto da posizione favorevolissima. La partita è bloccata e nella ripresa il copione non cambia in avvio.
Thiago Motta prova a dare una scossa, ma si cautela anche togliendo i due ammoniti Locatelli e Savona, che lasciano il posto a Weah e Fagioli. Tre minuti dopo la Juventus sfiora il gol. Thuram calcia verso la porta, la palla carambola sul corpo di Gila ed è bravo Vlahovic a trovare il tempo per calciare, ma il suo tiro si stampa sulla traversa a Provedel battuto. È il momento migliore per i bianconeri. Al 59′ Weah crossa dalla destra, Douglas Luiz ha la palla dell’1-0 di testa, ma spedisce fuori dallo specchio. La Lazio regge l’urto, ma al 67′ Baroni inserisce forze fresche: fuori Zaccagni, Guendouzi e Pedro, dentro Castrovilli, Vecino e Isaksen. Al 72′ anche Motta cambia: c’è spazio per l’esordio di Adzic, che prende il posto di Thuram, mentre Danilo sostituisce Gatti. Per la prima conclusione in porta della Juventus bisogna aspettare l’81’: ci prova Vlahovic, ma Provedel respinge. Il portiere della Lazio è attento anche poco dopo sulla conclusione potente ma centrale di Fagioli. A punire l’estremo difensore biancoceleste è un suo compagno: all’85’ Cabal da sinistra crossa a centro area, Gila anticipa Provedel ma svirgola il pallone e devia nella propria porta. La Lazio è la squadra che ha guadagnato più punti da situazione di svantaggio in questo campionato (sette), ma non c’è tempo e modo per organizzare una rimonta nel finale in inferiorità numerica. O meglio ci sarebbe: ma il fallo duro di Douglas Luiz su Rovella non è giudicato da rosso. Come non è punito con il massimo provvedimento il colpo rifilato da Douglas Luiz a Patric a palla lontana. In 11 contro 10 la Juventus gestisce bene il pallone salendo a 16 punti e avvicinandosi nella maniera migliore al match di Champions contro lo Stoccarda e al derby d’Italia contro l’Inter.