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A Stoccolma si apre la stagione indoor europea: Berrettini e Darderi si sfidano in un derby all’esordio

Matteo Berrettini
Matteo Berrettini - Foto Giampiero Sposito/FITP

La stagione tennistica si avvia verso la sua conclusione e terminato con il Masters 1000 di Shanghai lo swing asiatico, ci si trasferisce di nuovo in Europa per l’ultimo mese di indoor. Si inizia con tre ATP 250 in programma, senza top-5 ma con diversi giocatori a caccia di un posto alle Finals di Torino impegnati. Ma non solo, perché la maggior parte dei tennisti a questo punto dell’anno ha degli obiettivi a breve termine da raggiungere: c’è chi prova a stabilirsi nei primi 100 per garantirsi il main draw degli Australian Open, ad esempio, o chi come Matteo Berrettini rincorre un posto tra i primi 32 del ranking per essere testa di serie a Melbourne.

Le chances ci sono, dato che Matteo – salvo complicazioni fisiche che purtroppo sono sempre da mettere in preventivo – ha in programma di disputare ben quattro tornei: Stoccolma, Vienna, Parigi-Bercy e infine Metz. Si parte appunto dalla capitale svedese, dove il sorteggio questa volta non è stato così malevolo. Questa sera andrà infatti in scna un derby d’esordio contro un Luciano Darderi che dopo l’incredibile scalata di inizio anno ora sta un po’ pagando il conto a sia a livello fisico che mentale, oltre a non essere ancora così competitivo sui campi veloci. Il tennista nativo argentino ma di passaporto italiano è reduce da ben cinque eliminazioni consecutive al primo turno e ha perso nove delle ultime dieci partite disputate sul circuito. In condizioni veloci come quelle indoor di Stoccolma, il tennista romano parte ovviamente con tutti i favori del pronostico e in un draw come quello svedese può certamente puntare ad arrivare fino in fondo.

In questa prima giornata esordisce anche Lorenzo Sonego, che eccezion fatta per il trionfo a Winston-Salem ad agosto, quest’anno ha fatto davvero tanto fatica a trovare risultati degni di nota. Il piemontese è atteso da un esordio non banale contro l’elvetico Huesler, sempre un osso duro sui campi veloci.

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