Jannik Sinner ha parlato a caldo dopo il trionfo in finale contro Djokovic nella finale del Masters 1000 di Shanghai 2024. “Quella contro Nole è una delle più sfide difficili che c’è nel circuito – ha detto l’altoatesino -. Ha servito alla grande nel primo set, ho fatto fatica a fare break. Ho combattuto fino alla fine: è una vittoria speciale visto l’avversario“. Contro il fuoriclasse serbo il numero 1 del mondo ha vinto 4 delle ultime 5 sfide: “Non c’è nessun segreto, Nole non ha debolezze, forse io ho saputo sfruttare di più le poche chance che lui mi dà. Nole è una leggenda del nostro sport, è dura giocare contro di lui“.
Sinner ha poi aggiunto durante la premiazione: “Grazie al mio team che mi ha supportato durante tutta questa settimana. Stiamo maturando e migliorando come team, sono contento di essere qui con loro“. Poi sulla presenza di Federer, Alcaraz e Ferrero: “È bello avere tre leggende sugli spalti e uno in campo. L’organizzazione qui è stata fantastica, ci avete fatto sentire a casa. Conto di tornare qui il prossimo anno“.
“Quest’anno avevo un po’ perso il sorriso per via dei problemi fuori dal campo e a volte mi tornano in testa, ma cerco comunque di godermela come meglio posso“. Aggiunge l’azzurro. “Cerco di rimanere molto calmo e non crearmi problemi se sbaglio qualche colpo o mi gira male, restando lì con la migliore energia. Provo a controllare quello che posso, di sicuro l’aspetto mentale e anche quello fisico. Per il resto, devi crederci e restare calmo specialmente nei momenti importanti”. Sinner spiega: “La gente pensa che, se vinci e hai successo, non hai alcun problema, ma non è vero. Vorrei non essere in questa situazione, giocare più liberamente sul campo e divertirmi un po’ di più. Però devo accettarlo, provare a non pensarci e concentrarmi su ciò che faccio. Ovvio, a volte ci penso e non è la parte migliore, però ho imparato che il successo non mi cambierà come persona o come giocatore: al prossimo torneo potrò arrivare ancora in fondo o perdere al primo turno, ma ciò non mi cambierà. Per questo sono contento delle persone che mi circondano, mi conoscono molto bene, sanno chi sono; io so di chi fidarmi e questo è molto importante. Tutto quello che raggiungo in campo è semplicemente un extra”.
Un confronto con lo scorso anno: “Ho cambiato alcune cose. Fisicamente mi sento in grado di giocare più a lungo al livello più alto possibile. Anche mentalmente sono pronto ad accettare qualunque situazione sul campo, che poi è il progresso più grande. E continuo a cercare di migliorare ogni giorno, non importa se ho avuto una settimana buona o una cattiva. Provo cose nuove, mal che vado capisco cosa funziona e cosa no. Ciò ha avuto l’impatto maggiore quest’anno e spero mi aiuti anche il prossimo”. Come festeggerà il titolo: “Bella domanda, non so. Per adesso ho una gran fame, quindi mangerò qualcosa qui. Sono state due settimane lunghe, tanti match, e la cosa migliore è riposarsi. Fra due o tre giorni giocherò ancora [l’esibizione Six Kings Slam], cercherò in qualche di essere pronto per quello. Chiaro, la parte importante è questo torneo, era oggi. Cercherò di godermela, ma non faremo pazzie”.