Formula 1

F1, Binotto: “Ferrari? Non avrei preso Hamilton, Leclerc va accompagnato all’obiettivo”

Mattia Binotto
Mattia Binotto - Foto LiveMedia/Xavi Bonilla/DPPI

“Cosa ho visto nella Ferrari di Vasseur? Direi piuttosto che cosa ho visto nella Ferrari. Fred ha saputo proseguire il progetto all’insegna della continuità, non ha rivoluzionato un’organizzazione strutturata e funzionale. Ha fatto anche scelte sue, ma lo ripeto: se la Ferrari vince sono contento perché conosco il team e so quanta fatica è stata spesa per portarlo a un certo livello”. Lo ha detto in un’intervista al Corriere della Sera, Mattia Binotto, ex team principal della Ferrari, ora a capo del programma F1 dell’Audi. C’è spazio per un bilancio dell’esperienza a Maranello: “Sono stati ventotto anni nei quali ho ricevuto molto. Mi sento fortunato ad aver preso parte ad una storia straordinaria, a un periodo di vittorie fantastiche alle quali ho contribuito. Se poi penso all’esperienza da team principal è stata una bellissima sfida: c’era una squadra reduce da anni difficili che aveva bisogno di essere rilanciata. Dovevamo ricostruire le basi per un’organizzazione solida puntando anche sui giovani talenti”. Hamilton alla Ferrari: Binotto lo avrebbe preso? “No. Ma lui ha fatto molto bene ad andare alla Ferrari, condivido la sua decisione”. Perché no? Perché la Ferrari aveva puntato su altri piloti. E se il talento è Leclerc, è lui che in qualche modo credo vada accompagnato all’obiettivo”.

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