Calcio

Nazionale, Frattesi: “Qualche anno fa c’era più talento, ma conta lo spirito”

Davide Frattesi Nazionale
Davide Frattesi - Foto Vincenzo Orlando / IPA Sport / IPA

C’è un po’ mancato il divertirsi in campo. Agli Europei c’era troppa pressione dall’esterno e poi ce la siamo messa un po’ dentro anche noi“. Sono queste le parole del centrocampista azzurro, Davide Frattesi, nel corso della conferenza stampa a Coverciano, dove la Nazionale di Spalletti sta preparando la partita di lunedì contro Israele, valida per la fase a gironi di Nations League. “C’era piu’ talento nelle Nazionali di qualche anno fa ma quello che conta è lo spirito. Abbiamo dimostrato forza nel battere la Francia e in quei 40′ contro il Belgio, vuol dire che siamo sulla strada giusta. La gara contro Israele è importantissima perché vogliamo rimanere primi nel girone. Sarà una gara tosta perché loro sono una buona squadra, con buoni giocatori, dovremo essere bravi a gestire nel caso dovessimo andare in vantaggio cosa che non abbiamo fatto all’andata prendendo un gol evitabile“.

Frattesi prosegue: “Il mio rapporto con Spalletti? Quando siamo arrivati qui a settembre ho parlato con lui in palestra, mi ha fatto i complimenti, mi ha detto che aveva stima di me e che sono quello a cui rompeva più le scatole. Ora le sue urla sono un po’ di meno perché sto iniziando a fare maggiormente quello che mi chiede. Non sono d’accordo quando ha detto che le colpe per l’Europeo erano principalmente sue perché in campo andavamo noi“.  “Pellegrini contestato dai tifosi della Roma? Mi dispiace veramente tanto. Lorenzo è una bravissima persona, su questo non ci piove, e come giocatore è forte. Le guardo le partite della Roma, e quando viene qui è un altro giocatore. Contro il Belgio l’ho visto veramente bene, un capitano così equilibrato che pensa anche agli altri bisogna tenerselo stretto. Non è un momento facile ma spero con tutto il cuore che ne venga fuori”.

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