“Quando qualcosa finisce produce sempre un sentimento di tristezza, ma sono felice di vedere le emozioni che Rafael ha lasciato nel mondo dello sport”. Così Toni Nadal, zio e storico allenatore di Rafa, commenta il ritiro del nipote in un’intervista radiofonica a Marca. “Se nel 2004 mi avessero detto che mio nipote si sarebbe ritirato nel 2024 dopo aver vinto tutto quello che ha vinto, non ci avrei creduto”, ha aggiunto Toni.
“Io sono sempre stato un allenatore che aveva paura di perdere – prosegue -. Ho sempre saputo che tra la vittoria e la sconfitta c’è un margine molto piccolo e che se non si arriva al limite, si può finire per perdere. Se Rafa non avesse corso dei rischi in alcune occasione, ora la sua vetrina sarebbe molto più piccola”. E sul migliore di sempre si esprime così: “Quando mi viene posta questa domanda, rispondo che il migliore della storia è Djokovic per tutto quello che ha ottenuto e colui che ha giocato il miglior tennis è stato Federer, ma penso che mio nipote sarebbe stato il migliore in assoluto della storia, se non si fosse infortunato così tanto“.