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Italia-Belgio, Spalletti: “Andare ai Mondiali 2026 è un obbligo, ma non deve diventare ossessione”

Luciano Spalletti Nazionale
Luciano Spalletti - Foto Domenico Cippitelli / IPA Sport / IPA

“Se il Mondiale è un obbligo morale? L’obbligo morale assoluto è quello di fare benissimo ogni volta che arrivo a Coverciano. Devo pensare cose che possano poi dare seguito a quello che stiamo vedendo adesso. Lo sentiamo come un obbligo perché il Mondiale è quello che ha determinato la nostra storia, che ha fatto felici moltissime persone. Quindi partecipare a questa competizione è un qualcosa di veramente importante e non deve diventare un’ossessione. Con questo gruppo dobbiamo fare esperienza, ma siamo sulla buona strada”. Lo ha detto il ct azzurro, Luciano Spalletti, alla vigilia di Italia-Belgio, match valido per la terza giornata del girone 2 di Nations League, competizione che mette in palio anche lo status di testa di serie alle European Qualifiers per la Coppa del Mondo 2026. “Questo gruppo lascia ben sperare su quello che sarà il nostro futuro soprattutto sul modo di stare insieme. Sono fiducioso su cosa possono fare questi ragazzi che vogliono far conoscere di che pasta sono fatti. È una partita fondamentale per il nostro futuro e mi aspetto che venga affrontata nella stessa maniera e con lo stesso coraggio che ho visto nelle ultime gare. Le sensazioni, avendoli visti allenare, sono positive”, ha aggiunto il Ct.

“Inizierà Pellegrini. Abbiamo calciatori che sanno relazionarsi con la squadra. Vogliamo che quella zona di campo sia affollata e vogliamo qualità. Pellegrini ha la stessa possibilità di Raspadori di creare quella superiorità che ci permetterà di gestire la partita”, ha aggiunto il tecnico in riferimento al reparto offensivo.

“Zaccagni? Ha chiesto lui di rimanere fuori perché ha un problema da mettere a posto”, ha spiegato soffermandosi sui calciatori rimasti fuori dall’elenco dei convocati. Tra questi c’è Rovella: “Era tra i pre-convocati. Ho chiamato altri due giocatori che sono giovani come lui e che hanno dimostrato di saper star bene in campo. Chiesa sta poco bene, mentre Zaniolo ha iniziato a giocare ora e mi piace tantissimo. Seguiamo Politano e di lui conosciamo tutto”, ha aggiunto il ct.

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