“Mi auguro che Flick continui per tanti anni, perché sarebbe il segno che le cose stanno andando bene per il nostro club. Ma mi piacerebbe tornare un giorno al Barça”. Lo ha detto Andres Iniesta sul palco di Port Vell a Barcellona, dove ha annunciato il suo ritiro da calciatore. “Grazie per esservi uniti a me in questo giorno e grazie a coloro che non hanno potuto essere presenti. Queste sono lacrime di emozione e di orgoglio, di quel ragazzo di Fuentealbilla che aveva il sogno di diventare calciatore e lo ha realizzato dopo tanti sforzi e senza mai arrendersi”, ha detto visibilmente commosso. “Non cambierei nulla perché ho avuto la fortuna di volere fortemente tutte le decisioni che ho preso”, ha spiegato. Più importante il gol in finale mondiale con la Spagna o quello allo Stamford Bridge contro il Chelsea in Champions League col Barcellona? “Non posso sceglierne uno. Ognuno nel suo contesto e nella sua grandezza sono due punti che simboleggiano le mie due vite: la Nazionale e il Barça”. E sul suo futuro: “La partita continua… Non posso essere troppo lontano dal calcio, è stata la mia vita e continuerà ad esserlo. Stiamo lavorando su diversi progetti. Ma ho bisogno di imparare, commettere errori, prepararmi. E sto già iniziando il percorso da allenatore, chi mi conosce sa che sono abbastanza testardo, spero di fare un ottimo lavoro. Il resto è storia: titoli, sconfitte, momenti brutti… ma l’orgoglio e il desiderio di non mollare mai è ciò che mi rende felice. Peccato però, avrei giocato fino a 90 anni…”, le parole di Iniesta.