Calcio

Il monito di Gravina: “Calcio è in crisi, dobbiamo metterlo in sicurezza”

Gabriele Gravina
Gabriele Gravina - Foto Emmanuele Mastrodonato / IPA Sport / IPA

“Il calcio italiano è una delle realtà più belle e positive del nostro Paese, è bene ribadirlo, nonostante alcune criticità che stiamo affrontando con determinazione”. Lo ha detto il presidente della Figc Gabriele Gravina, agli Stati Generali del calcio in corso a Bologna. “In Italia ogni 58 secondi c’è una partita di calcio. Il calcio è importante anche dal punto di vista sociale: dal 2016 al 2024 un milione di studenti sono stati coinvolti nei nostri progetti, negli istituti scolastici. Ma il calcio è anche un fattore di integrazione, con 75mila stranieri tesserati provenienti da oltre 150 paesi. Il calcio è inclusione”, ha aggiunto il presidente della Figc.

“Certo, non tutto va bene, non tutto funziona, il calcio ha dei problemi e vive un momento di difficoltà, un momento di crisi. La storia ci insegna che esistono due crisi: una crisi dialettica, che nasce dentro una organizzazione, e poi una crisi entropica, che genera un effetto di implosione all’interno di un sistema. E questa crisi è vicina a quella che stiamo vivendo”. Per Gravina “questa crisi la si affronta richiamando un concetto di crescita non fine a se stessa, ma come valore assoluto. Dobbiamo essere impegnati in maniera più precisa su questo”, nel “mettere in sicurezza il mondo del calcio: ci stiamo lavorando in maniera più incisiva, abbattendo l’idea di indebitamento eccessivo e scarsa patrimonializzazione. Ci sono numeri impietosi”, ha concluso.

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