“Il Manchester City Football Club ringrazia gli illustri membri del Tribunale arbitrale per il loro lavoro e le loro considerazioni e accoglie con favore le loro conclusioni”. Lo scrive il club che conferma la vittoria in una battaglia legale con la Premier League sul tema delle regole sulle sponsorizzazioni con parti correlate (APT). La lega aveva bloccato due accordi di sponsorizzazione del City, ma una commissione indipendente ha stabilito che il regolamento della Premier League in materia di accordi commerciali tra club e parti correlate, come i rapporti della società con Etihad, sia illegittimo.
“Il Club ha avuto successo con la sua richiesta: le regole sulle Associated Party Transaction (APT) sono state ritenute illegittime le decisioni della Premier League su due specifiche operazioni di sponsorizzazione del MCFC sono state annullate”, si legge nel comunicato. Tra gli altri punti, spiega il club, “Il Tribunale ha rilevato che sia le norme APT originali sia le attuali norme APT (modificate) violano la normativa britannica sulla concorrenza e i requisiti di correttezza procedurale” ed è stato rilevato che “la Premier League ha abusato della sua posizione dominante”. Inoltre “Il Tribunale ha stabilito che le regole sono strutturalmente ingiuste e che la Premier League è stata specificamente ingiusta nel modo in cui ha applicato tali regole al Club nella pratica”. “Si è scoperto che le norme erano discriminatorie nel loro funzionamento, poiché escludevano deliberatamente i prestiti agli azionisti” e che, oltre a queste conclusioni, “il Tribunale ha annullato decisioni specifiche della Premier League volte a rideterminare il giusto valore di mercato di due operazioni concluse dal Club”. Scrive il Manchester City che “Il tribunale ha ritenuto che la Premier League avesse adottato decisioni in modo proceduralmente ingiusto” e ha “inoltre stabilito che vi è stato un ritardo irragionevole nella valutazione del giusto valore di mercato da parte della Premier League di due operazioni di sponsorizzazione del Club, e che pertanto la Premier League ha violato le proprie regole”.