Calcio

Lotta all’antisemitismo, Andrea Abodi: “Negli stadi un lavoro continuo”

Andrea Abodi
Andrea Abodi - Foto Giancarlo Gobbi GMT CONI

“Gli stadi sono parte della società che dobbiamo cercare di avvicinare in modo tale che si contengano gli effetti” dell’antisemitismo, “quindi è un lavoro continuo”. Queste le parole del ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, a margine della commemorazione al Tempio Maggiore di Roma delle vittime dall’attentato terroristico del 7 ottobre. “Una giornata come questa rilancia semplicemente l’impegno che deve essere quotidiano, minuzioso e deve essere anche il frutto di una collaborazione ampia”, ha aggiunto Abodi, sottolineando che “questo è il lavoro che stiamo facendo: non a caso tra poco ci incontreremo al ministero dell’Interno con Piantedosi, con il capo della Polizia proprio per rilanciare ulteriormente le attività e valutare ulteriori” decisioni “che dovranno essere prese per risolvere il problema dell’antisemitismo, del razzismo, della violenza e della criminalità che sono entrati nel calcio pur essendo estranei al calcio. Questo è un cantiere quotidiano che non si chiude mai”.

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