Nazionali

Sosta nazionali, quanti forfait nel calcio europeo: De Bruyne e Mbappè a riposo. E si muovono le federazioni

Kevin De Bruyne Belgio
Kevin De Bruyne - Foto Bildbyran / IPA

Minuto sei di Alaves-Barcellona: Ferran Torres accusa un problema al bicipite femorale e chiede il cambio. L’infortunio lo costringe anche a saltare gli impegni della Spagna in Nations League e per questo motivo Luis de la Fuente convoca  al suo posto Bryan Gil. L’esterno del Siviglia però a meno di ventiquattrore dalla chiamata deve alzare bandiera bianca a causa di un altro problema fisico. È l’immagine più eloquente di una sosta nazionali condizionata dai problemi fisici delle sue stelle, a poche settimane dal dibattito su un possibile sciopero dei calciatori per i troppi impegni. A parlarne erano stati soprattutto due fuoriclasse del Manchester City, Rodri e Kevin De Bruyne. Il primo ha già chiuso la stagione a causa della rottura del crociato. L’altro ha deciso di saltare la finestra nazionali e gli impegni del Belgio (incluso quello contro l’Italia) per avere riposo. Il trequartista del Manchester City, 33 anni, ha saltato quattro partite con i Citizens dopo aver accusato un fastidio muscolare nella partita di Champions contro l’Inter. “Ho avuto una lunga conversazione telefonica con Kevin – ha detto il ct del Belgio, Domenico Tedesco – Ha chiesto di saltare questo ritiro e anche novembre, per poter prendersi cura del suo corpo”. Una semplice richiesta di riposo, come quella di Romelu Lukaku, che ha giocato (e segnato, servendo due assist) contro il Como, e dell’altra grande stella del calcio mondiale, Kylian Mbappè. L’esterno francese non è infortunato, anzi è sceso regolarmente in campo nell’ultima gara del Real Madrid contro il Villarreal, eppure in accordo con Didier Deschamps ha preferito saltare le prossime partite dei Bleus (che dovranno fare a meno anche di Upamecano). Le polemiche non mancano, ma Philippe Diallo, presidente della Federcalcio francese, interrogato da FranceInfo, assicura che la decisione “non mette in discussione l’attaccamento di Kylian alla Francia” e che “è necessario che i club, le selezioni nazionali, le autorità si siedano attorno a un tavolo, soprattutto con l’obiettivo di preservare le selezioni nazionali e trovare un equilibrio”. La lunga lista di infortunati riguarda anche altre nazionali. La Scozia ha al momento undici calciatori indisponibili e anche Angus Gunn è in dubbio. E l’Italia? Moise Kean ha già lasciato il ritiro per una lombalgia.

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