Tutti difendono e tutti attaccano. Ma soprattutto tutti si prendono le responsabilità di una fase di gioco. Alla vigilia di Inter-Stella Rossa, è questo il principio che Stefan de Vrij e Simone Inzaghi hanno evidenziato. “Siamo consapevoli che dobbiamo migliorare – ha detto l’olandese -, ma non solo i difensori. Questa è sempre una questione di tutta la squadra. L’anno scorso quando abbiamo subito poco era merito di tutti”. Tradotto: la difesa parte dalla prima pressione, non riguarda solo chi occupa l’area. Il tema però è d’attualità in casa nerazzurra. Perché la squadra che ha tenuto la porta inviolata sul campo del Manchester City di Guardiola e quella che ha collezionato 13 clean sheet nelle ultime 22 partite di Champions (più di qualsiasi altra squadra dall’inizio della stagione 2022-23) è la stessa che in questo avvio di campionato ha incassato sette gol in sei partite, ben quattro in più della scorsa stagione a parità di giornate. Un campanello d’allarme per Simone Inzaghi, che però si dice ottimista: “Sabato scorso i ragazzi hanno fatto una grandissima gara e si parla di questi due gol presi che sono stati motivo di analisi perché bisogna sempre migliorare, senza parlare di difensori ma di tutta l’Inter. Alle due fasi devono partecipare tutti, ma stiamo lavorando e sono fiducioso”.
Stasera l’Inter cambia volto. Alcune novità sono state annunciate dal tecnico: “Zielinski giocherà senz’altro, sto valutando gli altri due posti: Calhanoglu o Asllani e Mkhitaryan o Frattesi”. Anche Dumfries sarà titolare, mentre sull’altro lato toccherà a Carlos Augusto. Pavard, De Vrij, Bastoni in difesa. Rivoluzione in attacco con Taremi e Arnautovic pronti a partire dal 1′ come inedita coppia offensiva. La squadra di Simone Inzaghi ha perso solo due delle ultime 16 partite nel torneo ed è imbattuta nelle ultime nove gare casalinghe di Champions (7 vittorie e 2 pareggi). Ora l’Inter punta ad allungare la striscia contro una Stella Rossa che è partita fortissimi in Serbia. Otto vittorie, un pareggio, ventisette gol fatti e cinque subiti. Nel percorso c’è un 4-0 rifilato ai rivali di sempre del Partizan, ma anche la sconfitta di Champions contro il Benfica per 2-1. La voglia di riscatto non manca, evidente nelle parole del tecnico Vladan Milojevic: “Vogliamo fare una partita eroica”. San Siro è la partita della vita per tanti nell’11 serbo. Una motivazione in più in casa nerazzurra per non sottovalutare l’avversario e ritrovare la miglior versione interista.