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Tra nuove notti insonni, Sinner prosegue la difesa del titolo a Pechino: in semi c’è Bu Yunchaokete

Jannik Sinner
Jannik Sinner - Foto CHINE NOUVELLE/SIPA/2409281523

Da ormai alcuni giorni su Jannik Sinner è ripiombato l’incubo di una possibile squalifica, dopo il ricorso attuato dalla WADA presso il TAS in seguito alle due positività riscontrare sui campioni d’analisi del tennista italiano lo scorso marzo a Indian Wells. La vicenda ormai la si conosce sostanzialmente a memoria e se agli addetti ai lavori e ai tifosi non resta che aspettare qualche mese per conoscere la sentenza, per Jannik e il suo team è iniziato un nuovo percorso fatto di strategie difensive, udienze e quant’altro. Ma anche di campo, perché il numero uno al mondo continua a giocare e vincere. Nei quarti di finale, contro Jiri Lehecka, lo ha fatto ancor meglio che nei due turni precedenti, riuscendo a imporsi in due set pur non brillando.

D’altronde lo ha ammesso lui stesso in conferenza stampa : “Non è una situazione in cui mi fa piacere trovarmi, è delicata e difficile e anche diversa – ha spiegato – Quel che so però è che non ho fatto nulla di male e questo già mi aiuta un po’ a tenere la testa alta. Di certo ho passato notti insonni in questo periodo e adesso ancora una volta non sarà facile. E’ un qualcosa che potenzialmente può accadere e sono ovviamente deluso di ritrovarmi di nuovo in questa posizione, ma proverò a restare concentrato sul mio lavoro facendo tutto quel che potrò per farmi trovare pronto per ogni partita che dovrò affrontare. Sì, è un momento difficile per me e per il mio team. Tendo a tenermi vicine le persone che mi conoscono come persona e loro sanno chi sono, ma di sicuro non è facile”. Insomma, dopo mesi difficili fatti anche di notti insonni tra aprile e agosto, Jannik sperava di essersi messo tutto alle spalle. E invece ora dovrà dare un’ennesima prova di forza.

Difendere il titolo e vincere quindi il terzo torneo consecutivo dopo Cincinnati e New York non sarebbe poi così male. E dal sorteggio del tabellone in tanti attendono una potenziale finale tra l’allievo di Simone Vagnozzi e Carlos Alcaraz, che fin qui in carriera non si sono ancora mai affrontati quando c’era in palio un trofeo. Sinner scenderà in campo alle 13:00 italiane già sapendo chi sarebbe il suo eventuale avversario mercoledì, ovvero lo spagnolo già citato o ancora una volta Daniil Medvedev come lo scorso anno. Per arrivarci, però, c‘è ancora un ostacolo da superare e di certo non era atteso: Yunchaokete Bu, classe ’02, questa settimana per la prima volta tra i top-100 alla posizione n°96 (destinata a migliorare in maniera importante al prossimo aggiornamento ufficiale).

Il tennista di casa, primo semifinalista della storia del suo Paese nel torneo di Pechino, in questo 2024 si è affermato come uno dei migliori giocatori a livello challenger sul veloce, con all’attivo un paio di titoli e altrettante finali. Un percorso culminato con la qualificazione agli US Open. Una crescita graduale, fino all’inizio di questa stagione sul veloce di casa: prima semifinale ATP ad Hangzhou superando Gaston, Khachanov e Kukushkin prima di arrendersi al connazionale Zhang; poi trasferimento a Pechino e mette in fila uno dietro l’altro Shang, un top-20 quale Musetti e poi anche un top-10 come Rublev. Tennis piacevole da guardare, come molti della scuola tennista asiatica, e una fiducia che ha ovviamente raggiunti i massimi livelli. Così, a braccio sciolto, si presenterà alla semi contro il numero uno della classifica, che però è una “bestia” diversa rispetto anche ai Musetti e Rublev incontrati e battuti fin qui.

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