Calcio estero

Il Times rivela: il Manchester City vince la prima causa, competività Premier League a rischio

Stadio Manchester City
Stadio Manchester City - Foto LiveMedia/Malcolm Bryce/DPPI

Uno scoop del Times, ripreso dall’agenzia DIRE, potrebbe cambiare sostanzialmente il futuro del calcio inglese. Il Manchester City, infatti, sembra essersi assicurato una prima vittoria nella sua battaglia legale con la Premier League, legata alle regole per limitare gli affari dei club con le cosiddette “parti correlate” mascherati da sponsorizzazioni, in sostanza ciò che avviene da tempo col Psg in Ligue 1 e con Newcastle e lo stesso City in Premier League grazie a montagne di denaro dai paesi arabi.

Le stesse proprietà sponsorizzano tramite altre società i club, e in questo modo possono far entrare milioni e milioni di sterline da poter spendere sul mercato, aggirando così le regole sull’equa competizione. Un sistema di contrappesi economici introdotti dalla lega inglese per evitare squilibri all’interno del campionato più importante del mondo e che però adesso potrebbero saltare.

Le regole, introdotte nel 2021, impediscono ai club di rendere più ingenti gli accordi commerciali con società collegate ai loro stessi proprietari. Il Manchester City, in risposta al procedicemento aperto dalla stessa Lega contro i citizens per le presunte 115 violazioni finanziare del club, ha fatto causa alla Premier per abbattere questo insieme di limitazioni, affermando addirittura di essere vittime di una “discriminazione”.

La vittoria di oggi, secondo il Times, è legata al fatto che i 20 club di Premier avrebbero dovuto votare oggi un emendamento che limita la possibilità dei club di accedere a determinate informazioni per acquisire informazioni commerciali sui rivali, ritirato però all’ultimo minuto. E il Times, a questo punto, spiega che “il team legale del City, guidato da Lord Pannick KC, ha sicuramente ottenuto un certo successo nel convincere un collegio indipendente che le regole sugli accordi di sponsorizzazione devono essere modificate”.

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