Scherma

Dall’oro di Pechino alla depressione, la storia di Tagliariol: “Sono diventato un nemico pubblico”

Matteo Tagliarol - Foto Marie-Lan Nguyen via CC 2.5

Protagonista dell’evento ‘Racconti di vita e sport‘ all’Ippodromo Snai San Siro, Matteo Tagliariol ha raccontato la sua storia, dall’oro nella spada ai Giochi di Pechino 2008 alla depressione: “Il talento per me è stato un peso perché con l’arrivo in Nazionale era tutto incentrato nella performance. Dopo il trionfo all’Olimpiade – nella mia specialità sono l’unico italiano ad aver vinto dagli anni ’60 – sono caduto in depressione e ho desiderato smettere per via dell’aumento delle pressioni“.

Tagliariol ha poi raccontato: “Dopo il secondo posto ai Mondiali è poi arrivato il cambio del ct e sono addirittura finito fuori squadra. Quando ho espresso pubblicamente le mie perplessità sui metodi di allenamento sono addirittura diventato il nemico pubblico numero 1. Avrei potuto fare quattro Olimpiadi, invece ne ho fatta una sola perché c’era sempre qualcosa. Io sono una testa dura e sono rimasto nell’ambiente – ha concluso – ma spesso nello sport ci sono dei requisiti non prettamente atletici“.

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