Serie A

Torino, Vanoli: “Partita complicata, è difficile stare in alto”

Paolo Vanoli
Paolo Vanoli, Torino - Foto Jonathan Moscrop Sportimage/IPA

Il Torino si prepara a sfidare l’Hellas Verona dopo il pareggio per 0-0 contro il Lecce. Sotto la guida del tecnico Paolo Vanoli, i granata scenderanno in campo domani alle 20:45. Il tecnico della squadra ospite parla in conferenza stampa, illustrando il match: “E‘ un’emozione speciale. Ho deciso che la mia famiglia abitasse lì, è una città splendida e calcisticamente ho vinto un campionato di B. Tornare al Bentegodi è un’emozione. Sarà una partita complicata, come tutte. Il Verona ha perso con la Lazio ma è rimasta in partita fino alla fine, in casa ha fatto risultati e sono una squadra di gamba, pericolosa con le ripartenze“. Vlasic non sarà titolare: “No. E’ semplice: i lungodegenti hanno un programma, lui è importante e una recidiva sarebbe troppo pericolosa, voglio completare il percorso. Ha fatto rifinitura e ha fatto bene, deve fare un lavoro metabolico e dalla prossima sarà in gruppo. Non sarà convocato. Coco convocato? Sì. Poi vediamo domani mattina come sta…Siamo stati fortunati, lui e Vojvoda non hanno grossi infortuni. Coco era più un crampo, domani facciamo l’ultimo test e decido. Vojvoda continua il suo percorso di recupero“.

Quale è stata la reazione post Lecce: “Ai ragazzi ho fatto vedere tutta la partita, a volte riguardandoti capisci dove puoi migliorare. Tante transizioni sono derivate da errori tecnici, una squadra come la nostra deve sbagliare molto meno. Non c’è un tempo. Dobbiamo lavorare e pensare di partita in partita: è iniziato un processo nuovo, dopo che vieni da una metodologia di tre anni vuole tempo. E a volte un allenatore di tempo ne ha poco, lo si è visto: cerco di far combaciare le cose, non mi esalto dopo l’Atalanta e non mi abbatto dopo il Lecce. Fa parte del processo, un po’ come capita con i carichi di lavoro, e ci stanno gli alti e bassi“. Sugli obiettivi: “Sono sempre stato cauto…Aspettavo la chiusura del mercato per capire le caratteristiche dei nuovi, il mercato fa la differenza. Sono contento di chi è arrivato, ma sono giocatori da inserire in un contesto: ho detto che sogno, sono venuto per un obiettivo ma dalle chiacchiere si passa al campo. E’ per questo che non mi piace dirli, ma farli. Parlo di sogno, quando lavoro sogno insieme alla piazza, alla squadra e alla società. Ma si passa attraverso il lavoro. Ad oggi non sono pessimista o ottimista, l’obiettivo è crescere“.

In caso di vittoria il Torino sarebbe in testa alla classifica per almeno una notte: “Ci abbiamo pensato così come abbiamo pensato a cosa potesse darci il Lecce. Ma non vorrei che ci distraesse dal nostro percorso: per arrivare a obiettivi importante bisogna crescere, è ciò che porterà ai risultati. Vincere e giocare male vuol dire che quando perdi non avrai le basi per ripartire. Gotti dopo la partita contro di noi ha detto che hanno fatto una grande gara contro la prima in classifica: deve essere una piacevole affermazione, ma bisogna anche capire che gli altri ti vedono in una certa maniera. E tutti dobbiamo fare di più. E’ difficile stare in alto, questo è un altro bel passaggio da affrontare. Guardiamo alla nostra prestazione, cercando di fare meglio“, conclude Vanoli.

SportFace