Formula 1

F1, Sainz: “Nessun rancore verso la Ferrari, a Hamilton non puoi dire di no”

Charles Leclerc e Carlos Sainz, Ferrari
Charles Leclerc e Carlos Sainz, Ferrari - Foto Xavi Bonilla/DPPI / IPA Sport 2 / IPA

“Non ho rancore verso la Ferrari. È un rapporto che si è rotto non perchè non eravamo più contenti l’uno dell’altro ma per delle circostanze. Resto convinto che se Hamilton non avesse desiderato di chiudere la carriera in Ferrari, avrei rinnovato. Ma a un sette volte campione del mondo non puoi dire di no, lo capisco”. Nessun rimpianto, Carlos Sainz parla così del suo addio alla Ferrari in una lunga intervista al quotidiano ‘As’ prima del GP di Singapore. “Quando sono arrivato a Maranello, la scuderia viveva uno dei momenti più difficili degli ultimi anni. Vedere com’era al mio arrivo e come è adesso, i progressi arrivati grazie a tutto il lavoro svolto per arrivare fin qui, mi inorgoglisce. Ho vinto le mie prime gare, ho fatto le prime pole, ho ottenuto tanti podi. Sono felice di essere arrivato in una scuderia storica e di essermi goduto questi anni da pilota Ferrari”.

Prima di salutare, però, c’è ancora un Mondiale da terminare con una classifica costruttori ancora aperta: “Oggi la macchina più forte è la McLaren, senza alcuni errori sarebbero già in fuga nel Mondiale. Ma li abbiamo nel mirino, come anche la Red Bull: non abbiamo la macchina più veloce ma siamo bravi in tutto il resto. Potrebbe arrivare qualche altra vittoria da qui a fine stagione, Singapore e Las Vegas sono le piste dove abbiamo più chance. Non dico che vinceremo ma saremo più competitivi che ad Austin, Brasile o Abu Dhabi”. 

Il pilota iberico poi parla della prossima stagione in Williams: “Mi dovrò riadattare ma per sette dei miei dieci anni di carriera mi sono trovato a lottare per i punti e non per vincere. La vita del pilota di F1 è così. Voglio fare in Williams qualcosa di simile a quello che ho fatto in Ferrari o McLaren, aiutare la squadra a migliorare e andare avanti, fare in modo che diventi un team da top 10 o capace di andare sempre a punti”.

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