Champions League

Il Bologna torna in Champions 60 anni dopo: Freuler il più esperto degli 11 titolari, Italiano al debutto

Vincenzo Italiano
Vincenzo Italiano, Bologna - Foto Agostino Gemito/IPA Sport

L’ultima volta finì con la monetina. Barcellona, Camp Nou, il Bologna di Fulvio Bernardini pareggiò 0-0 lo spareggio con l’Anderlecht e fu punito dalla sorte. Sessant’anni dopo i Felsinei tornano a giocare la coppa più ambita, che rispetto all’edizione del 1964-65 ha cambiato veste svariate volte. C’è una lega unica e un calendario difficile ma non proibitivo. La squadra di Vincenzo Italiano inizia contro lo Shakhtar Donetsk tra le mura amiche del Dall’Ara. Il campionato non è iniziato nel modo sperato, con tre punti in quattro partite, ma la Champions è un’altra storia, un altro torneo, un’altra atmosfera e altre motivazioni. L’esperienza manca all’ambiente, ma non del tutto ai singoli che scenderanno in campo. Skorupski aveva ventitré anni quando difese la porta della Roma contro Manchester City e Bayern in Champions. Dieci anni dopo il portiere polacco tornerà a disputare la competizione più importante. Proprio come Posch che nel 2018 giocò 180′ con la maglia dell’Hoffenheim contro Shakhtar e Manchester City. Più esperienza ha Lucumì, titolare inamovibile del Genk nella fase a gironi nella stagione 2019/20. E mentre Lykogiannis (che dovrebbe partire titolare a sinistra) ha accumulato solamente due presenze da 1′, ben altra caratura internazionale ha Remo Freuler che in carriera ha ascoltato la musichetta della Champions League ventuno volte. Con lui a centrocampo ci sarà Aebischer che di apparizioni nel torneo ne ha 10, tutte con lo Young Boys. L’esperienza non è quella delle big, ma comunque non manca nell’11 che Vincenzo Italiano dovrebbe mandare in campo. Nessun attaccante però ha disputato la Champions. Né Riccardo Orsolini, né Santiago Castro (che ha due presenze in Libertadores). Sarà debutto anche per Ndoye, mentre Iling Junior (che partirà dalla panchina) è fermo ai 20′ concessi da Allegri in Benfica-Juventus. Esperienza europea ne ha Dallinga, ma solo in Europa League dove segnò 4 gol in 8 partite, due dei quali al Liverpool. I gol pesanti non mancano nel curriculum dell’olandese. Ne terrà conto Vincenzo Italiano, un altro al debutto assoluto in Champions: non l’ha mai giocata da calciatore e non l’ha vissuta da allenatore. Sarà la prima volta anche per lui e c’è voglia di renderla indimenticabile.

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