“Se Deloitte di sua iniziativa ritiene che sia importante fare una ricerca, investire su certi tipi di riscontri, vuol dire che non c’è ombra di dubbio che lo sport sia centrale nell’agenda di tutti. Ieri ero a Cagliari con il presidente della Repubblica, poi ci sono attività legate al Ministero degli affari esteri o altre dove viene coinvolto il nostro mondo. Questo è un traguardo”. Lo ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò, durante la presentazione dello studio Deloitte sulla pratica sportiva in collaborazione con il Comitato Olimpico Nazionale Italiano al CPO Giulio Onesti.
“Fatta questa premessa, bisogna tramutare le belle intenzioni in fatti – ha aggiunto il numero uno dello sport italiano -. E noi come Coni facciamo la nostra parte, perché se c’è una cosa che ci è riconosciuta è la nostra eccellenza. Le ultime Olimpiadi ne sono un esempio e nello sport i numeri sono quasi tutto”.
Malagò ha poi concluso sottolineando gli obiettivi del prossimo futuro: “Il Paese dopo la seconda guerra mondiale si è indirizzato verso altri settori, lasciando da parte lo sport, ma oggi si è capito che c’è un gap da recuperare e si deve andare su tre fattori: gli investimenti nel capitale umano, in questo senso noi abbiamo dei dirigenti che sono dei giganti, ma si deve ragionare in termini generazionali; poi ci devono essere gli investimenti in capitale corrente; e infine gli investimenti nelle infrastrutture”.