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Olimpiadi 2040, la Toscana fa i primi passi: ok in Consiglio regionale alla mozione sulla candidatura

Olimpiadi cinque cerchi
Olimpiadi cinque cerchi - Foto Ait Adjedjou Karim/ABACA / IPA

La Toscana si proietta nel futuro e vota il primo atto sul piano di candidatura alle Olimpiadi del 2040. Il Consiglio regionale ha approvato a larga maggioranza una mozione di Italia Viva che impegna la Giunta a “mettere in atto tutte le azioni possibili per sostenere la candidatura di Firenze e tutte le province toscane al turno europeo 2040 delle Olimpiadi e Paralimpiadi con un programma in grado di valorizzare la Toscana diffusa, di promuovere le nostre eccellenze e di coinvolgere gli attori e i territori della nostra regione”. Questo è “il primo atto ufficiale che dice sì alla candidatura”, sono le parole di Stefano Scaramelli, vicepresidente del Consiglio regionale e primo firmatario della mozione. “Mi fa piacere aver portato questa discussione in Consiglio regionale, con la volontà anche del presidente Giani e del senatore Renzi, e insieme vogliamo allargare il consenso oggi delle forze politiche, domani sociali, economiche e delle città, per fare della Toscana veramente una Toscana diffusa in grado di ospitare un’edizione che potrebbe essere straordinaria. Le nostre piazze, il nostro mare, i nostri stadi, le nostre città, le infrastrutture potrebbero trovare grandi finanziamenti”, aggiunge.

A lanciare l’idea poche settimane fa, dopo Parigi 2024, era stato Matteo Renzi: “Pensate allo splendore mondiale delle Olimpiadi Toscane: sarebbe una bomba mediatica, quanta bellezza! Nel 2028 – spiegò il Senatore – le Olimpiadi saranno a Los Angeles, nel 2032 in Australia, nel 2036 in Asia, a occhio in India. Se vogliamo giocarci una chance dobbiamo attendere il turno europeo del 2040. Roma si è chiamata fuori, ahimè. Milano avrà le Olimpiadi invernali. Tocca a un altro territorio italiano. Mi piacerebbe moltissimo che fossero Firenze e la Toscana: hanno tutto per ospitare i Giochi Olimpici. Il Presidente della Regione ha già espresso il suo sostegno all’idea. Un progetto del genere richiede anni ma può fare la differenza. Sarebbe bello provarci. Se sono rose fioriranno”.

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