Formula 1

Tracollo Red Bull, Ferrari butta via punti preziosi: McLaren ‘vede’ il Mondiale costruttori

Oscar Piastri e Charles Leclerc
Oscar Piastri e Charles Leclerc - Foto Xavi Bonilla/DPPI / IPA Sport 2 / IPA

Il Gran Premio dell’Azerbaijan si è concluso con un importante scossone nella classifica costruttori. Dopo cinquantuno gare in testa, Red Bull ha perso la leadership, concedendo la prima posizione alla McLaren. Il team di Woking, che oggi ha collezionato il successo con Oscar Piastri, torna per la prima volta dopo dieci anni in testa alla classifica riservata ai team. La McLaren ha potuto contare su entrambe le macchine a punti, grazie all’ottima rimonta perfezionata da Lando Norris, partito quindicesimo e arrivato quarto.

Dramma invece in casa Red Bull, dove sembra essere notte fonda. Max Verstappen ha faticato per tutto il weekend, qualificandosi sesto ieri e concludendo oggi in quinta posizione, senza mai brillare. Sergio Perez aveva invece ritrovato ritmo, tanto da essere coinvolto nella lotta per il podio fin dal primo giro, ma poi, a una tornata e mezzo dalla bandiera a scacchi, è entrato in contatto con Carlos Sainz, trovando il muro e terminando il weekend senza punti. La squadra di Milton Keynes si trova in una posizione difficile ed è chiamata alla reazione, essendo alle spalle della McLaren per venti punti. Il team papaya, infatti, ha adesso 476 punti, mentre la Red Bull 456.

Verstappen e Perez devono però guardarsi anche le spalle, con Ferrari distante 31 punti. La Rossa di Maranello non lascia il circuito azero con grandi soddisfazioni: Charles Leclerc conclude secondo dopo aver conquistato la pole position, Carlos Sainz finisce a muro a pochi chilometri dalla fine quando era quarto, in un incidente dichiarato ‘di gara’ dalla FIA. Come affermato da Norris, la Ferrari è “la macchina più vicina” alla McLaren, ma la squadra capitanata da Frederic Vasseur ha bisogno di massimizzare il risultato a Singapore per raggiungere Red Bull e unirsi alla festa. Una cosa però è certa: con ancora sette gare da vivere e tre weekend sprint, la lotta al titolo mondiale 2024 è più che aperta.

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