Champions League

Champions League 2017-18, Juventus-Sporting 2-1: le pagelle

Paulo Dybala - Foto Antonio Fraioli

Alla terza uscita stagionale in campo europeo, la Juventus esce dagli spogliatoi con un quarto d’ora di ritardo e al 12’ il patatrac: la sfortunata autorete di Alex Sandro mette la strada in salita, i bianconeri sono costretti a rincorrere sin dalle prime battute. Lo Sporting però è ben messo in campo e non lascia spazi, la Juventus fatica a trovare il guizzo giusto. Sale allora in cattedra Miralem Pjanic, che alla prima occasione utile, con una punizione delle sue, infila la palla all’angolino e ristabilisce la parità. Nella ripresa ci si aspetta un cambio di marcia da parte dei padroni di casa, che però tradiranno le attese. L’avvio lascia ben sperare, ma poi lo Sporting tiene in mano il pallino del gioco per larghi tratti di gara ed il match scivolerebbe via fino al 90’ se non fosse per Douglas Costa che, appena entrato, indovina il traversone per la testa di Mandzukic che firma la rete del definitivo 2-1. I bianconeri si prendono dunque il secondo posto quota sei, lasciando lo Sporting fermo a tre punti e a tre lunghezze dal Barcellona (vittorioso con l’Olympiakos) capolista.

Juventus (4-2-3-1)

Buffon 6
Compie un miracolo a tu per tu con Martins, peccato che poi ad infilarlo ci pensi Alex Sandro. Per il resto il capitano bianconero non viene mai seriamente chiamato in causa.

Sturaro 5
Appare a disagio in fase di contenimento ed incerto in fase di impostazione: è proprio un malinteso con Cuadrado che dà il là al vantaggio Sporting. La generosità non manca, ma l’ex Genoa da terzino destro sembra ancora abbastanza spaesato (84’ Douglas Costa 6: al primo pallone toccato sforna l’assist decisivo).

Benatia 6
Bravo soprattutto su Dost nei duelli aerei. Prende una botta alla caviglia, stringe i denti fino al 45’ e alza bandiera bianca all’intervallo (46’ Barzagli 6: entra e sventa subito un traversone insidioso, tanto per far capire chi comanda dentro l’area di rigore)

Chiellini 6.5
Puntualissimo nelle (innumerevoli) chiusure e sempre fastidioso in occasione dei calci piazzati.

Alex Sandro 5.5
È vero che nell’autorete è sfortunato, ma è altrettanto vero che stringe troppo la diagonale e di fatto lancia Martins verso Buffon. Tenta di rifarsi prendendo a spallate il povero Martins e attaccando puntualmente lo spazio sulla corsia.

Pjanic 6.5
Si guadagna una punizione, prende la palla in mano, conta i passi e la mette dentro. Sbroglia la situazione con una semplicità disarmante e riporta il match in parità. La parabola perfetta con cui infila Rui Patricio è la ciliegina su una prestazione ordinata e senza sbavature.

Khedira 6
Schierato un po’ a sorpresa al posto di Matuidi, il tedesco fa valere corsa e muscoli e riscatta la prova così così con la Lazio. L’inserimento senza palla è una delle sue specialità e stasera, spesso e volentieri, si nota. Non gradisce il cambio, ma fisicamente va tutelato (61’ Matuidi 5.5: il francese non entra bene in partita, si trova spesso in ritardo in fase di interdizione e non trova la sua dimensione in mezzo al campo).

Cuadrado 6
Coentrao è un cliente scomodo, ma il colombiano si dà da fare e si fa valere anche nelle diagonali difensive.

Dybala 5.5
Ingabbiato tra le linee e controllato a vista da Battaglia, la Joya non riesce a trovare lo spazio necessario e fatica nel prendere per mano la Juventus. Il numero 10 tocca tanti palloni e ne sbaglia pochi, ma il guizzo decisivo, complice l’attenzione che gli riserva la difesa di Jesus, non arriva.

Mandzukic 7
Non solo si rende utile in fase di contenimento, ma davanti è l’uomo che preoccupa di più la difesa in maglia giallonera: i suoi movimenti ad accentrarsi dentro l’area di rigore sono ancora un rebus irrisolto per la retroguardia portoghese. La zuccata che vale la vittoria è un gioiello di fisicità e tecnica ed è il giusto premio per una prestazione maiuscola.

Higuain 6
Pochissima roba nel primo tempo, non a caso Allegri lo richiama spesso. Il Pipita allora cerca di scuotersi ed effettivamente ci riesce, entrando in partita col passare di minuti e giocando per la squadra andandosi a prende i palloni in mezzo al campo. Prestazione totale e di sostanza, ma da uno della sua caratura, soprattutto in Europa, ci si aspetta qualcosa in più.

All. Allegri 5.5

Lo Sporting si dimostra un avversario davvero ostico e la rete subita in avvio non fa altro che complicare i piani del tecnico livornese. La sua Juve è brava a non perdere la concentrazione, ma appare troppo dipendente dalle giocate dei singoli. La reazione, nella ripresa, arriva soltanto nel finale: la Juventus formato Europa vince ma non convince.

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