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Sinner non fortunato a New York: Medvedev e Alcaraz gli avversari peggiori da trovare sul cammino

Jannik Sinner con Vagnozzi e Cahill
Jannik Sinner con Vagnozzi e Cahill - Foto Robert Bell/INSTARimages

Sorteggiato il tabellone maschile degli US Open 2024, ecco l’analisi del percorso di Jannik Sinner, numero uno del mondo ma affatto baciato dalla sorte. Esordio alla portata per il tennista azzurro, reduce dal titolo a Cincinnati e dal caso doping (scagionato in quanto innocente), che sfiderà per la quarta volta in carriera l’americano Mackenzie McDonald, avversario che non ha il tennis per impensierirlo. Potrebbe invece provare a strappargli un set al secondo turno un altro statunitense, Alex Michelsen – già sconfitto a fatica in Ohio, a causa di una condizione fisica non ottimale -, ma neppure lui (sempre a patto che vinca il derby con Spizzirri all’esordio) sembra poter mettere fine alla corsa di Jannik.

IL TABELLONE COMPLETO

Il cammino comincia a farsi in salita dal terzo turno, dove Sinner potrebbe sfidare una testa di serie, che risponde al nome di Nicolas Jarry. Il cileno sta attraversando un pessimo momento di forma, tanto che ha perso gli ultimi sei match giocati, ma possiede comunque un tennis incisivo e può fare strada a Flushing Meadows. Chissà però che non possa approfittarne un altro italiano, Mattia Bellucci, che al debutto si è regalato Wawrinka per poi sfidare appunto Jarry o O’Connell. Non si prospettano una passeggiata di salute neppure gli ottavi di finale contro Tommy Paul, beniamino di casa e sempre più protagonista nei tornei che contano (in stagione vanta semifinali a Indian Wells e Roma, quarti a Wimbledon e Giochi Olimpici), oppure Arthur Fils, che con il suo tennis esplosivo potrebbe esaltarsi a New York. Inutile rimarcare che la miglior versione di Sinner partirebbe comunque favorita: si tratta tuttavia di avversari che potrebbero costringerlo a un importante dispendio di energie e magari a giocare un set in più.

Il primo vero banco di prova in ottica titolo saranno i quarti di finale contro Daniil Medvedev, giocatore che ha accumulato tre sconfitte negli ultimi tre match giocati ma che resta pur sempre un campione di questo torneo (3 set a 0 in finale a Djokovic nel 2021). Il russo ha oggettivamente un buon tabellone (Tsitsipas o Auger-Aliassime le insidie maggiori) e può seriamente pensare di tornare nei quarti, proprio dove pochi mesi fa a Wimbledon ha sconfitto a sorpresa Sinner. E stavolta la superficie lo agevola non poco, quindi – pur sfavorito in partenza – potrebbe giocarsi eccome le sue carte. C’è da dire che, nonostante il periodo di forma non positivo di Medvedev, Sinner non è stato affatto fortunato nel sorteggio. Le alternative erano infatti Rublev (che ha un bilancio di 0-9 nei quarti Slam e che Jannik ha sempre sconfitto quando stava bene fisicamente), Hurkacz (lontano dalla sua forma migliore visto il recente infortunio al ginocchio che l’ha costretto a operarsi) e Ruud (non pervenuto dopo un’ottima prima parte di stagione, fino alla semifinale a Parigi).

Quindi la semifinale, dove Sinner aveva il 50% di possibilità di pescare uno tra Alexander Zverev e Carlos Alcaraz e, per il terzo Slam consecutivo, è capitato contro lo spagnolo. Sicuramente approdare in finale dopo aver battuto un avversario del calibro di Alcaraz darebbe a Sinner un’importante iniezione di fiducia, ma allo stesso tempo (aspettandoci un match combattuto) la sfida potrebbe lasciare degli strascichi a livello fisico. Insomma, ci sono pochi dubbi sul fatto che sarebbe stato meglio affrontare Zverev, battuto la scorsa settimana a Cincinnati dopo esser stato sconfitto proprio agli US Open a livello di quarti di finale nel 2023. Il sorteggio ha però messo Alcaraz dal lato di Sinner e non resta da far altro che accettarlo e pensare ad arrivarci a quel match.

Anche perché poi, in caso di vittoria, ci sarebbe la seconda finale Slam della carriera per l’altoatesino, il quale potrebbe ritrovare Novak Djokovic. A lui sì che ha sorriso la dea bendata, eppure non è così scontato che riesca a ripetere il cammino dello scorso anno. Tra le insidie sul suo percorso spiccano infatti Popyrin, campione del Masters 1000 di Montreal che ha dimostrato di possedere un tennis scomodo per tutti, e uno tra Shelton e Tiafoe in quello che si prospetta un match “pop corn”. A prescindere da chi arrivi in finale da questo lato di tabellone, in un eventuale atto conclusivo sarebbe difficile fare pronostici e Sinner se la giocherebbe comunque contro ogni avversario.

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