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Sinner innocente dopo la positività al Clostebol: “Finisce un periodo difficile, continueremo a rispettare le regole”

Jannik Sinner
Jannik Sinner - Foto Ray Giubilo

Jannik Sinner è innocente. Il numero 1 del mondo era risultato positivo al Clostebol, steroide anabolizzante che viene utilizzato per la cura di abrasioni, durante un controllo antidoping nel Masters 1000 di Indian Wells. Tracce minime, meno di un miliardesimo di grammo, ma che hanno fatto scattare l’allarme per l’utilizzo del Clostebol per coprire un piccolo taglio sul dito dell’altoatesino. Dopo mesi di preoccupazione, oggi l’ITIA (International Tennis Integrity Agency) ha giudicato Sinner estraneo ai fatti e innocente. L’azzurro perderà i punti della semifinale (400) raggiunta a Indian Wells perché ritenuto, seguendo le regole, responsabile di negligenza insieme al suo team. “Ora mi lascerò alle spalle questo periodo difficile e profondamente sfortunato. Continuerò a fare tutto il possibile per assicurarmi di continuare a rispettare il programma antidoping dell’ITIA e ho una squadra intorno a me che è meticolosa nel rispettarlo”, le parole di Sinner in un post su Instagram. Il vincitore dell’Australian Open 2024 sarà regolarmente presente agli Us Open

“Le norme antidoping devono essere molto rigide per essere efficaci. Purtroppo la sfortunata conseguenza è che tutti gli atleti innocenti ne rimangono coinvolti. Non c’è dubbio che Jannik sia innocente in questo caso. L’ITIA non ha messo in discussione questo principio chiave. Tuttavia, secondo le rigide norme sulla responsabilità, Jannik è responsabile di tutto ciò che si trova nel suo sistema, anche se del tutto inconsapevole, come in questo caso eccezionale”, afferma, come riportato sempre nel post Instagram dell’altoatesino, il suo avvocato Jamie Singer.

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