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Quando un rigore va fatto ripetere: cosa dice il regolamento sulle invasioni in area nella stagione 2024/25

Var Serie A
Var Serie A - Foto Lisa Guglielmi / IPA Sport / IPA

Un calcio di rigore è fatto di istinto, tecnica e un pizzico di fortuna. Ma anche molto di più: a volte il destino dagli undici metri non dipende solo dal tiratore e dal portiere, ma anche da chi sta intorno a loro. Il regolamento dell’IFAB infatti prevede delle regole precise sulle diverse casistiche per la regolarità di un calcio di rigore. Si parte intanto dall’invasione (encroachment) effettuata prima che la palla sia in gioco. Un compagno di squadra del tiratore viene sanzionato per invasione solo se: l’invasione ha avuto un impatto evidente sul portiere; o se il giocatore che invade gioca la palla o contende la palla ad un avversario e poi segna, tenta di segnare o crea un’opportunità di segnare un goal.

Si ha invasione irregolare di un difendente se “l’invasione ha chiaramente avuto un impatto sul tiratore” o se “il giocatore che invade gioca la palla o contende la palla ad un avversario e questo impedisce agli avversari di segnare, tentare di segnare o creare un’opportunità di segnare un goal”.

Ma cosa succede in caso di infrazione? Se l’invasione irregolare è dell’attaccante e l’esecuzione del rigore porta al gol, il penalty viene ripetuto. Se invece il rigore non porta ad una rete, si riparte da un calcio di punizione indiretto. In caso di invasione irregolare del difendente, invece, il rigore sbagliato viene ripetuto.

Se un attaccante e un difendente commettono contemporaneamente un’infrazione, il calcio di rigore viene ripetuto, a meno che non sia stata commessa un’infrazione più grave (ad esempio finta “illegale”). Se si verifica invece un’infrazione dell’attaccante e del portiere, l’arbitro farà riprendere il gioco con un calcio di punizione indiretto alla squadra in difesa, con ammonizione al calciatore.

Lo schema del regolamento

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