Olimpiadi Parigi 2024

Malagò: “Italia non è razzista, ma c’è minoranza che ci fa vergognare. A Parigi abbiamo migliorato tutto”

Giovanni Malagò - Foto Giuseppe Giugliano
Giovanni Malagò - Foto Giuseppe Giugliano

Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, è stato ospite del programma “Morning News” di Canale 5 toccando diversi argomenti a pochi giorni dalla conclusione delle Olimpiadi di Parigi 2024. In primis il tema del razzismo, dopo il secondo atto vandalico al murales dedicato a Paola Egonu. “Non penso che l’Italia sia un paese razzista, ma credo che ci sia una minoranza rumorosa e attiva che ci fa vergognare – afferma il numero uno dello sport italiano – Abodi dice che sono a fine ciclo? Sono dispiaciuto per un’affermazione che considero una caduta di stile e spero non di sostanza.”

Alle Olimpiadi ha tenuto banco anche il caso di Imane Khelif, pugile algerina e vincitrice di una medaglia d’oro tra mille polemiche: “Mi fido degli organi competenti, ci sono scienziati e una commissione medica che ha visto i valori e conoscono i parametri considerandoli giusti. Viviamo in un’epoca in cui ognuno esprime legittimamente le proprie opinioni, ma senza tenere conto di aspetti tecnici e scientifici. Khelif i tre match per arrivare alla vittoria li ha vinti tutti ai punti.”

Per Malagò è anche poi tempo di bilanci sui Giochi di Parigi 2024, in cui la spedizione italiana ha raccolto 40 medaglie esattamente come a Tokyo 2020: E’ tutto migliorato: qualità delle medaglie e indice di competitività, che tiene conto della somma dei punteggi nelle prime otto posizioni. In questo senso siamo finiti quarti, dietro solo a Stati Uniti, Cina e Germania che però ci è dietro per qualità e numero di medaglie. Sono numeri che si commentano da soli, siamo a livello di paesi che ci superano per numero di abitanti o per le infrastrutture.”

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