“Abbiamo l’obbligo di vincere perché sulla carta i giocatori che ho a disposizione sono più forti di quelli della concorrenza. Competere con il Psg è il nostro sogno. Quando? Non lo so ma ovviamente è ciò a cui puntiamo. Ora siamo ancora in fase di costruzione, il Psg ha fatto grandi cose la scorsa stagione ma non ci nascondiamo, vogliamo essere i loro rivali. L’obiettivo primario è rendere orgogliosi tutti quelli che ci seguono, si sono tante aspettative e le accettiamo senza nasconderci”. Così Roberto De Zerbi in un’intervista rilasciata a L’Équipe, in vista di una stagione in cui il Marsiglia punta a essere protagonista, dopo il deludente ottavo posto della passata stagione. L’allenatore italiano ha poi spiegato l’addio al Brighton: “Avevo idee diverse rispetto alla proprietà. Amo il calcio e lavorare, ma anche la libertà: nel Brighton non era più così e non ho voluto accettare cose che ritenevo ingiuste. Voglio alzarmi e pensare al Velodrome che esplode, a far segnare 15 gol a Greenwood e 20 a Wahi”. E, a proposito di Greenwood, De Zerbi spiega: “Scelgo i giocatori per carattere e volontà. Mason è stato il primo che ho chiamato. Ho parlato con suo padre, gli ho detto delle esigenze del club e della storia del Marsiglia. Lui mi ha detto che si ricorda l’OM degli anni d’oro e delle finali di Champions. Se invece vedo qualcuno che tentenna, lascio perdere”. De Zerbi, infine, ha spiegato di avere già avuto in passato un contatto con il Marsiglia: “Nel 2022 non firmai a causa dei disaccordi tra l’allora direttore sportivo Javier Ribalta e Longoria. Stavolta sono bastati cinque minuti per metterci d’accordo, con Longoria e Benatia ho trovato un clima sereno”.