“L’Inter è sicuramente la squadra favorita anche del prossimo campionato perché è la più strutturata, ma dovrà dotarsi di grande umiltà per riuscire a ripetere i brillanti risultati”. È questo il pronostico di Arrigo Sacchi sulla prossima Serie A. In un’intervista a Il Giornale, Sacchi ha poi parlato di Antonio Conte: “Spero e mi auguro che il presidente De Laurentiis ne comprenda il valore e lo aiuti all’inizio del lavoro”. Su Paulo Fonseca, invece: “L’ho seguito ai tempi in Ucraina e ne ho tratto un giudizio favorevole, poi l’ho perso di vista. Se invece di annunciare il dominio del gioco lo avesse preparato ed eseguito sarebbe stato meglio. Per realizzarlo l’inizio sarà complicato perché i tifosi del Milan sanno riconoscere il calcio di qualità”.
Sacchi è poi tornato su una recente polemica che lo ha visto protagonista quando ha detto che l’unica differenza tra la sua Italia e quella di Marcello Lippi è stato l’esito dei rigori calciati da Baggio e Grosso, scatenando anche la reazione di Aldo Serena: “Continuo a chiedermi come si possa pensare che io sia irriconoscente nei confronti degli azzurri di quella spedizione che considero degli eroi per le sofferenze patite, caldo, orari impossibili, umidità del 98% e partite vinte in 9 contro 11. Il mio paragone era riferito esclusivamente all’epilogo delle due finali in questione”. Sacchi ha poi parlato di motivazioni di natura politica per quel secondo posto mai festeggiato (“ero visto come il ct caro al presidente del consiglio Silvio Berlusconi”), raccontando poi un aneddoto: “Nelle settimane successive alla finale col Brasile incontrai un signore che mi confessò la propria delusione per quel secondo posto. Gli chiesi: che mestiere fa lei? Rispose: l’idraulico. Se le dicessero, aggiunsi io al volo, che è arrivato secondo in una classifica mondiale degli idraulici, lei come si sentirebbe? Rispose: sarei felice. Anche io, gli dissi. In tal senso ho sentito e molto apprezzato l’intervento di Velasco sul valore del secondo posto“.