Tennis

Un azzurro vola in semifinale a Montreal, ma non è Sinner: Arnaldi batte Nishikori e sfida Rublev

Matteo Arnaldi
Matteo Arnaldi - Foto Ray Giubilo

L’Italtennis c’è e piazza un suo rappresentante in semifinale anche al Masters di 1000 Montreal, ma non è il numero uno al mondo Jannik Sinner. Dopo la cancellazione per pioggia della giornata di venerdì, nella città del Quebec si è vissuta una lunghissima giornata di tennis conclusasi solamente dopo l’01:00 di notte locale e l’ultimo a festeggiare è stato Matteo Arnaldi. Il ligure, che in precedenza aveva sconfitto in rimonta e per ritiro nel corso del terzo set Alejandro Davidovich Fokina, si è imposto nell’ultimo match in programma nella sessione serale sul redivivo Kei Nishikori con il punteggio di 6-4 7-5. Un match equilibrato, in cui l’allievo di Alessandro Petrone nel primo set è stato bravo a recuperare un break di svantaggio, conquistando quattro degli ultimi cinque games dal 2-3 per l’avversario. Nella seconda frazione l’azzurro va invece subito avanti di un turno di battuta, non riesce a mantenerlo fino alla fine ma sul 6-5 strappa nuovamente il servizio a Nishikori e chiude nel dodicesimo game. Prima semifinale in un Masters 1000, risultato più importante della carriera e da lunedì si festeggia l’ennesimo best ranking e l’ingresso in top-30: Matteo è virtualmente n°29 della classifica.

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Il rammarico risiede senz’altro nel non poter assistere a un bel derby in semifinale, dato che la prima testa di serie del tabellone e numero uno al mondo Jannik Sinner ha salutato il torneo canadese ai quarti. L’altoatesino ha mostrato una condizione fisica ancora precaria dopo le vicissitudini delle ultime settimane, crollando nel terzo set contro Andrey Rublev. Il punteggio finale recita 6-3 1-6 6-2 in favore del tennista russo, che ottiene una vittoria che è una gran bella boccata d’ossigeno dopo mesi davvero complicati a livello di prestazioni e risultati. Turning poing della sfida probabilmente il primo game della frazione decisiva, in cui – con l’inerzia tutta dalla sua dopo il 6-1 del secondo set – Jannik si è trovato ad avere ben cinque palle break per portarsi subito avanti anche nel terzo parziale. Sfumate queste chances, Rublev ha invece girato il match dominando da quel momento in avanti.

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