Serie A

Juventus, Douglas Luiz: “Col mister come se ci conoscessimo da tempo”

Douglas Luiz
Douglas Luiz - Foto Giuliano Marchisciano/IPA Sport

Il nuovo centrocampista della Juventus, Douglas Luiz, nel giorno della conferenza stampa di benvenuto, si presenta così: “Danilo e Bremer mi hanno aiutato molto, in Nazionale ogni giorno mi svegliavo e Danilo mi diceva ‘Forza Juve’. Io ho sempre avuto ben presente l’importanza di questo club, poi avere due compagni di nazionale che te ne parlano bene è una motivazione in più”.

Il brasiliano in seguito parla anche di un altro ‘connazionale’: il mister Thiago Motta: “E’ come se ci conoscessimo da tanto tempo, è un allenatore giovane, ti dà la libertà di comunicare e di parlare di tattica senza problemi, abbiamo un rapporto molto positivo. Non ho una preferenza esatta sulla mia posizione come ho detto al mister, magari mi piace stare più vicino alla porta, ma se il mister e la squadra hanno bisogno di un giocatore più difensivo non avrò problemi a ricoprire questo ruolo, credo che la libertà di agire in mezzo al campo che mi dà il tecnico potrà fare la differenza”.

“La prima impressione è stata molto positiva, la Juve è un club enorme, tanti grandi giocatori sono passati da qui e questo mi motiva molto, sono sicuro che sarà una stagione molto positiva per noi, abbiamo un allenatore nuovo e tanti giocatori sono nuovi, ma stiamo lavorando bene. Quello che mi ha impressionato di più è la grandezza di questo club, lo stadio, la passione dei tifosi, sono molto felice di essere qui, sarà una stagione molto importante e lotteremo insieme per grandi risultati”, ha aggiunto il brasiliano.

Douglas Luiz conclude lanciando un messaggio più che positivo ai tifosi, ma anche ai giovani del gruppo squadra: “Sento la responsabilità, mi hanno acquistato per circa 50 milioni e giocare nella Juventus non è facile, continuerò a lavorare duro ogni giorno. Spero di diventare un esempio per i più giovani, ho 26 anni e sono ancora giovane, ma sono qui per imparare, crescere, ma anche per trasmettere quello che ho imparato”.

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