Olimpiadi Parigi 2024

Show di Furlani, la striscia azzurra è ancora in piedi: una medaglia nel day-10 a Parigi 2024 e l’Italdonne in semifinale

Mattia Furlani - Foto Ferraro/CONI

Poteva essere la prima giornata di Parigi 2024 e la prima dopo trenta giorni consecutivi a podio senza una medaglia per l’Italia Team, ma il nome che si faceva qui in Francia sottovoce, quello di Mattia Furlani, viene poi urlato invece ai quattro venti allo Stade de France, perché arriva una strepitosa medaglia di bronzo nel salto in lungo in una gara alla pari con lo straordinario greco Tentoglou e con il giamaicano Pinnock. A 19 anni Furlani scrive il proprio nome nella leggenda e si candida per un nuovo quadriennio da protagonista, nel frattempo il suo bronzo vale anche il prolungamento della striscia azzurra di ben due unità, perché domani ci sono già Tita/Banti che hanno assicurato una medaglia. Insomma, è la giornata meno soddisfacente per i colori azzurri, ma soltanto a uno sguardo superficiale, perché in realtà questa unica medaglia di bronzo vale come cinque ori: intanto, a livello personale per il giovane fenomeno Furlani, e poi per l’Italia che prosegue nella sua serie positiva ormai aperta da ben otto anni, dal quartultimo giorno di Rio, e ancora mai spezzata.

Ma non è l’unica bella notizia per l’Italia da questo martedì parigino: la nazionale di volley femminile segue quella maschile, ma con molta meno fatica, fino alle semifinali del torneo olimpico, e lo fa per la prima volta nella propria storia. Velasco ha costruito una squadra, probabilmente è anche un gruppo, e questo gruppo si gioca la medaglia e può passare alla storia. Il 3-0 secco alla Serbia racconta anche la crescita di un’Italdonne che non è più strettamente dipendente da Egonu. Dallo sport di squadra femminile arriva invece la delusione del Setterosa, eliminato seppur a testa alta dall’Olanda.

Le belle notizie non finiscono qui: Ruggero Tita e Caterina Banti sono vicinissimi a diventare campioni olimpici per la seconda volta nella loro ormai straordinaria carriera, e di sicuro andranno a medaglia. Arriveremo a 32, nella speranza che possa essere oro: il vantaggio c’è su chi insegue, ma oggi non è stata una giornata positiva per il magnifico e dinamico duo, che domani può gestire ma senza eccedere per un altro oro. Non è una medaglia, ma è una personale medaglia: Pietro Arese si difende molto bene nei 1500 metri e batte il suo stesso record italiano: applausi, niente da aggiungere. Applausi anche a Matteo Zurloni che avanza nell’arrampicata sportiva nello speed maschile, mentre non si può di certo essere troppo felici della qualificazione per la finale per il bronzo dell’inseguimento a squadre maschile del ciclismo su pista, con Ganna, Lamon, Milan e Consonni che mancano l’appuntamento con l’oro.

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