Il tennis italiano non si prende mai giornate di pausa, ma forse neanche delle ore. Dopo il successo a Parigi di Lorenzo Musetti, che ha conquistato una storica medaglia di bronzo ai Giochi, e in attesa della finale che vedrà impegnate Sara Errani e Jasmine Paolini alla ricerca di quella che sarebbe un’ancora più storica medaglia d’oro, dall’altra parte del mondo, a Washington D.C, è Flavio Cobolli a prendersi il palcoscenico. Il tennista romano batte la testa di serie numero 2 del tabellone Ben Shelton, lo fa ancora una volta con una rimonta vincente e approda per la prima volta in carriera in una finale del circuito maggiore, dove troverà un osso duro come Sebastian Korda.
Una vittoria sofferta, la terza consecutiva al terzo set per Cobolli, che dopo aver sconfitto Goffin all’esordio in due parziali di gioco, è stato costretto a giocare la frazione decisiva contro Davidovich, Michelsen e ora il citato Shelton. Il tennista di casa si è trovato ad avere due palle break sul 6-4 3-3 che probabilmente avrebbero indirizzato in maniera definitiva la sfida, ma Flavio non ha mai mollato e si è preso la rivincita di pochi mesi fa a Ginevra, quando fu Shelton a rimontare per andare a prendersi la finale. Ora succede l’opposto: il classe ’02 romano vince il secondo set per 7-5, fa subito il break all’inizio del terzo e chiude senza patemi per 6-3. Arriva la vittoria, arriva la finale e arriva anche un best ranking al n°33 del mondo.