Dopo un digiuno durato 100 anni esatti, con Lorenzo Musetti che è tornato a regalare al tennis italiano una medaglia olimpica che mancava da Parigi 1924 con Uberto de Morpurgo, oggi sullo Chatrier si scrive ulteriormente la storia. Per la prima volta, l’Italia è infatti approdata in una finale per l’oro e sogna una medaglia che non ha mai ottenuto da quando si disputano le Olimpiadi. Le osservate speciale sono Sara Errani e Jasmine Paolini, che circa due mesi dopo la finale raggiunta al Roland Garros sono arrivate all’atto conclusivo anche ai Giochi Olimpici.
Il percorso del duo azzurro non è stato privo di insidie, già a partire dal secondo turno contro le francesi Garcia/Parry, battute in rimonta, ma Sara e Jasmine si sono confermate una delle migliori coppie in tabellone ed hanno conquistato con merito il pass per l’atto conclusivo. Le loro ultime avversarie saranno le giovanissime russe Diana Shnaider e Mirra Andreeva, rispettivamente classe 2004 e 2007, che al primo torneo insieme hanno sbaragliato la concorrenza, regalandosi una medaglia inaspettata.
Secondo i bookmakers, saranno le italiane a partire leggermente favorite, ma il match si preannuncia molto aperto: da un lato c’è l’esperienza e l’affiatamento di Errani/Paolini, numero 4 della Race e grandi protagoniste nel 2024; dall’altro c’è l’entusiasmo e il talento di due giocatrici che in singolo sono (o comunque possono diventare) più forti di Jasmine e Sara, ma che non sono delle specialiste del doppio. Molto interessante anche il confronto di stili tra le coppie, con l’intelligenza di Errani opposta alla potenza di Shnaider, passando per il duello tra Paolini e Andreeva, che quest’anno si sono affrontate in semifinale al Roland Garros dando vita ad un incontro non banale.
La verità è che ogni discorso è relativo e merita un asterisco perché stiamo parlando di una finale olimpica in cui la posta in palio è più alta che mai. Le due coppie si contendono infatti una storica medaglia d’oro, consapevoli che un’opportunità simile potrebbe ricapitare tra 4 anni oppure (nel caso di Errani, alla sua quinta Olimpiade, ad esempio) mai più. Bisognerà dunque gestire bene anche le emozioni del momento e non lasciarsi sopraffare dalla tensione. A prescindere da tutto, è innegabile che le azzurre abbiano un’occasione estremamente ghiotta di regalare la prima medaglia d’oro della storia all’Italia nel tennis e di entrare nella leggenda dello sport italiano.