I 20 minuti più belli dello sport italiano, li hanno chiamati. Il primo agosto del 2021, allo stadio nazionale di Tokyo, Gianmarco Tamberi e Marcell Jacobs riscrivevano a quattro mani la storia olimpica della nostra nazione. Certo, qui si parla della disciplina più attesa ai Giochi, oltre che della gara regina di questo sport, ma anche oggi, primo agosto 2024, l’Italia dimostra di avere un certo feeling con questa data. Sono altre due medaglie d’oro, di nuovo nel giro di 20 minuti, che vedono incisi i nomi di Giovanni De Gennaro e Alice Bellandi.
Eppure la giornata comincia come peggio non si può. Tra le strade della capitale francese, l’atletica leggera inaugura le sue Olimpiadi con la 20 km di marcia. L’Italia, in questo primo agosto, difende l’oro in entrambe le categorie. Cominciano gli uomini, ed è il momento di Massimo Stano. L’azzurro si posiziona nel gruppo di testa, ma a pochi chilometri dalla fine appoggia male il piede in più di un’occasione. Stano prova a resistere, ma non va oltre un amaro quarto posto. Finisce anche peggio la gara di Antonella Palmisano, che si ferma dopo 13 km e abbandona la gara.
Le cose girano a pomeriggio inoltrato. Mentre le azzurre del fioretto approdano in finale, Giovanni Di Gennaro si accomoda sul suo kayak per la finale del K1 maschile. Proprio tra le rapide arriva il quarto oro italiano a Parigi, che il bresciano si gode dalla postazione di leader, essendo sceso tra i primi. Provano tutti a superarlo, non ci riesce nessuno. E’ vittoria italiana.
Venti minuti, come in quel primo agosto di tre anni fa. E’ il tempo che intercorre tra la medaglia di Di Gennaro e quella di Alice Bellandi, di Roncadelle come l’eroe azzurro del kayak. Sono le 18:32 quando l’azzurra scoppia in lacrime sul tatami parigino. Ha vinto, è medaglia d’oro del judo -78 kg. I due non si sono potuti abbracciare, come fecero Jacobs e Tamberi nello stadio di Tokyo a porte chiuse, ma un pensiero l’un l’altro lo avranno avuto per forza. Collegati dalle origini, ora lo sono anche nella storia dello sport Italiano.
Merita menzione anche il quartetto del fioretto femminile, che porta a casa l’argento dopo una finale complicatissima con gli Stati Uniti, meritatamente vincitori dell’oro. A un passo dai tre ori in un giorno, Errigo, Volpi, Favaretto e Palumbo meritano solo applausi.