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MotoGP GP Silverstone, Martin: “Sosta arrivata quando serviva”

Jorge Martin
Jorge Martin - Foto /Cordon Press / IPA Sport / IPA

Jorge Martin, pilota Ducati del team Prima Pramac, è intervenuto assieme a Marc Marquez nella conferenza stampa di presentazione del GP di Gran Bretagna: “La sosta è arrivata al momento opportuno. E’ stato ottimo fermarmi anche se non ho staccato totalmente con gli allenamenti poiché non volevo perdere il mio stato di forma. Ho cercato di ripensare all’ultima caduta al Sachsenring, abbiamo perso un’opportunità ma cerchiamo di guardare avanti. Quando cadi cerchi di analizzare e capire perché. E’ successo, ma in Germania ero il più forte. Devo mantenere la stessa mentalità, cercando di essere aggressivo. Le cadute? Cercherò di migliorare, ma non voglio diventi un’ossessione. E’ il mio modo di guidare e mi ha portato fino a qui”, esordisce il vicecampione del mondo 2023, analizzando l’ultimo periodo.

“Sulla livrea storica dico che è fantastico poter correre con i colori di Angel Nieto. Paolo Campinoti era suo amico e ha deciso di fare un tributo alla sua classica moto. Di certo non cambierò strategia”, ha aggiunto Martin, in merito all’iniziativa del 75° anniversario della MotoGp che ha voluto portare livree speciali per ogni team.

Proprio Marc Marquez prende parola subito dopo: “Silverstone è un bel circuito ma non voglio dire nulla prima di iniziare a guidare. Jorge e Pecco sappiamo che sono più veloci. WDW? E’ stato il mio primo evento con la famiglia Ducati. Mi avevano detto che avrei iniziato a capire cosa significa essere in Ducati: ho capito che non è solo MotoGP, è una sorta di filosofia. In futuro cercherò di difendere al meglio questi colori”, dice il campione di Cervera.

“Sulla livrea storica dico che il nostro design è del 1987 e ha un grande valore emotivo per noi. Cercheremo di fare una bella gara con questi colori”, aggiunge Marc sulla livrea tributo a Fausto Gresini.

“Per quanto riguarda l’incidente con Bulega nella Race of Champions dico che ho provato a fare una cosa che faccio di solito in MotoGP, ma era una moto stradale e non me l’aspettavo quella reazione dalla moto. Non sono riuscito a fermarla al meglio. E’ stato sicuramente un mio errore. Il bis a Misano? E’ un bel circuito…”, ha chiuso il numero 93.

 

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