Luigi Samele, bronzo a Parigi 2024 nella sciabola maschile, è stato ospite del nostro studio serale a Casa Italia durante la trasmissione ‘FACE to FACE – Olympic Edition‘ (in onda ogni sera alle 22.45 su Sportface TV): “Il giorno dopo questo bronzo è ancora più bello. Ieri non ho realizzato appieno quello che avevo fatto, forse perché arrivato in una situazione fisica non ottimale dopo mesi difficili. Ci ho voluto credere fino all’ultimo. Persa la semifinale ho avuto un momento di sconforto, poi per il match del bronzo ho dato il 100% e l’ho portato a casa. Felice ma un po’ stanco“.
L’azzurro ha poi aggiunto: “Confermarsi credo sia la cosa più difficile perché con i favori del pronostico senti più pressione, hai quasi l’obbligo di dover fare qualcosa all’Olimpiade. Io questa sensazione non ce l’ho avuta. Forse il mio pregio durante la gara è stato abbassare le aspettative ma non la voglia di vincere. Allenare momenti come quello sul 14-14? Secondo me non c’è un modo per farlo. A volte chi ha più coraggio o fortuna mette la stoccata vincente“.
“Gara a squadre? Combatteremo come leoni, daremo il massimo. Non faremo promesse che non possiamo mantenere, ma ci batteremo al 100% – ha proseguito Samele – Dedico la medaglia a tantissime persone: dalla mia famiglia che è venuta qui con tutte le difficoltà a trovare una casa al mio allenatore, il mio gruppo sportivo. Hanno creduto in me più di quanto non ci credessi io“.
“Quando è arrivato Mattarella sono diventato viola. Ho detto solo “Salve Presidente, che piacere”. Alla fine sono riuscito a pensare che lui è qui per vedere me e quindi devo fare più di quello che posso fare – ha raccontato lo schermidore pugliese – Se le gare vanno bene vuol dire che non soffro particolarmente la pressione. Non ho mai pensato al fatto che dalla scherma ci si aspetta sempre tante medaglie, anzi forse gareggiare per primo è un vantaggio“.
Infine, un aneddoto sulle vacanze in Puglia: “Dopo la medaglia vinta a Tokyo metto piede in spiaggia sul Gargano, dove la mia famiglia ha casa, e le persone mi chiedono di far vedere la medaglia. La passo a una persona, che poi la passa a un’altra e dopo pochi secondi sparisce. Panico. Alla fine aveva fatto il giro del lido ed è ritornata. In cambio qualcuno mi aveva chiesto di prendere in braccio il figlio“.