Olimpiadi Parigi 2024

Abbes Mouhiidine, rabbia e rimpianti a Parigi prima del professionismo

Aziz Abbes Mouhiidine

Non l’ha mai nascosto. E non sarà una delusione come quella di oggi probabilmente a fargli cambiare idea: Abbes Mouhiidine si sente pronto per il salto nella boxe professionistica ed è quello che intende fare, come annunciato prima dell’avventura olimpica. Quella di Parigi 2024 però resta una ferita, soprattutto per come è maturata. Di fronte all’esordio c’era un avversario ostico come Lazizbek Muullojonov. L’uzbeko, 25enne mancino, sa boxare e il primo round è equilibrato, anche perché una ferita al sopracciglio (probabilmente per un colpo accidentale) condiziona inizialmente Abbes. Poi il pugile azzurro prende le misure: nel secondo round si mette bene in evidenza e anche nel terzo sembra essere lui a prevalere. Eppure, quattro pugili su cinque danno ragione all’uzbeko, scatenando la rabbia della Federazione pugilistica italiana.

Oggi nel panorama dei pro nei massimi c’è anche Guido Vianello, anche lui recentemente protagonista di un verdetto discusso contro il quotatissimo Efe Ajagba (che ha vinto per split decision). Anche questa è la boxe. E adesso è pronta una nuova pagina per Abbes, che in passato ha fatto da sparring partner per Anthony Joshua, aiutando il britannico a preparare il match (poi perso) contro Oleksandr Usyk. Proprio Joshua è uno dei tanti pugili ad aver fatto il salto tra i ‘pro’ dopo una partecipazione ai Giochi. Ci riuscì con l’oro, con la vittoria in finale su Cammarelle. Anche lì tra mille polemiche.

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