È arrivato ieri a Parigi anche il presidente della Federnuoto, Paolo Barelli, assieme alla Nazionale di pallanuoto maschile. Queste le sue parole: “Sono orgoglioso del percorso che ha portato tutte le nostre squadre nazionali ai Giochi di Parigi. Le Olimpiadi chiudono un quadriennio economicamente difficilissimo e sportivamente atipico, con due edizioni dei Giochi e tre Mondiali in cui gli azzurri delle discipline acquatiche hanno sempre ottenuto buoni risultati. Siamo qui con tutte le staffette e tre minorenni, l’atleta più giovane di tutta la delegazione italiana (Carlos D’Ambrosio), di nuovo con il numero record di atleti nei tuffi e con squadra e duo nell’artistico, la pallanuoto femminile, che non c’era a Tokyo, quella maschile, che ci arriva dopo due finali iridate perse ai rigori, e per la prima volta con 4 atleti nel fondo“.
Barelli ha poi aggiunto: “L’Olimpiade è un evento diverso dai Campionati Mondiali ed Europei ed è difficile fare previsioni quando affronti Nazionali al top che in pratica rappresentano continenti come Stati Uniti, Australia e Cina, però abbiamo densità e qualità che garantiscono buone prestazioni e futuro. Sarei soddisfatto se tutti gli azzurri si esprimessero al massimo delle loro potenzialità e potrebbe anche non essere sufficiente per salire sul podio. Ogni piazzamento in finale sarà il premio per il lavoro enorme compiuto dalle società che, con il sacrificio e l’entusiasmo di tesserati e famiglie e anche con le risorse personali dei dirigenti, sono riusciti a superare i gravissimi problemi causati dalla pandemia e dai rincari energetici“.