Paolo Vanoli cita Arrigo Sacchi per descrivere la sua idea di calcio. “Mi disse che le squadre sono un’orchestra. Ha ragione e io devo cercare di mettere insieme gli strumenti senza farli stonare“. Queste le parole del nuovo tecnico del Torino nella conferenza stampa a Pinzolo. Sarà l’esordio per lui in una panchina di Serie A ma crede che “la pressione fa parte di una mentalità vincente” e dice di amare le sfide. “In Russia mi sono trovato nel capitolo più brutto e dura ancora oggi – dice in proposito dell’esperienza allo Spartak Mosca -, qui al Toro c’è una grande storia ed è una bella responsabilità. Voglio sempre conoscere la storia del club dove alleno, la prima cosa che ho chiesto alla società era di andare a Superga. Quando sono arrivato mi ha trasferito una sensazione incredibile. Quando si parla di Toro si parla di magia”.
Dopo la cessione di Buongiorno al Napoli occorreva individuare un nuovo capitano e la scelta è ricaduta sull’attaccante Duvan Zapata. “Nello spogliatoio ci sono più leader, tecnici e di personalità ma Zapata si merita la fascia – prosegue Vanoli – Io lavoro per migliorare le mie idee di calcio, in queste tre settimane sto cercando di capire che squadra ho a disposizione. Devo fare in modo di rendere il giocatore più performante possibile, al servizio della squadra”.