La McLaren fa tutto al meglio, almeno questa volta, però è solo sabato e domani in gara c’è da confermarsi e reagire alle critiche per le ultime gare in cui una vittoria alla portata, per un motivo o per un altro, è sempre sfumata. Lando Norris è in pole position e questa volta ha il suo compagno Oscar Piastri a lato: non c’è Verstappen che può bruciarlo al via e il pilota britannico, su una pista come l’Ungheria con pista stretta e muri, quasi una Montecarlo non cittadina, sa bene che la possibilità di portarla a casa è altissimo: basterà tenere la posizione al via e poi dare tutto, conscio del fatto che chi insegue questa volta è il compagno di team e che la scuderia dovrà senz’altro chiedere a entrambi di evitare autoscontri in partenza. La macchina più veloce, quella che nelle ultime settimane è indiscutibilmente la migliore, ma che ha raccolto meno rispetto al potenziale: mai come questa volta, la McLaren è costretta a vincere, quasi come una condanna per i tanti sprechi, mai come questa volta è possibile evitare regali, tra la doppietta in prima fila e una pista in cui si può sì superare, ma prendendosi dei rischi. Bisognerà fare tutto alla perfezione e Norris e Piastri, se il team non sbaglierà strategia, non hanno scuse.
Così come non ne ha Sergio Perez, il solito disastro. Non può essere diventato un pilota di ultima fascia tutto all’improvviso, e non può aver influito il contratto firmato che gli ha dato sollievo. Il messicano ancora una volta non entra nel Q3 e lascia il solo Verstappen a lottare contro una macchina, la McLaren, al momento indiscutibilmente migliore rispetto alla Red Bull. Che a questo punto può davvero pensare di prendere provvedimenti nei confronti di Checo. Per Super Max c’è una seconda fila che non lo lascia tranquillo, dovrà dare tutto alla partenza e prendersi forse qualche rischio. Conscio del fatto che da queste parti ultimamente chi parte dalla pole non vince…