Serie A

Como-Wolverhampton, il caso Hwang arriva alla Fifa: la Federcalcio sudcoreana presenta un reclamo

Hvang Hee-Chan Wolves
Hvang Hee-Chan - Foto LiveMedia/Manjit Narotra/DPPI

Il caso del presunto commento razzista rivolto da un giocatore del Como all’attaccante del Wolves, Hwang Hee-chan finisce sotto la lente d’ingrandimento della Fifa. La Federcalcio della Corea del Sud ha ufficialmente presentato un reclamo all’organismo che governa il calcio mondiale su quanto accaduto nell’amichevole giocata lunedì scorso. Il club lombardo ha subito negato le accuse e la natura razzista dell’espressione. Un difensore, rimasto anonimo, è stato accusato di aver chiamato Hwang “Jackie Chan”, popolare star del cinema per i suoi film di arti marziali.

Il giorno dopo, con una nota ufficiale, il Como ha ribadito che il suo giocatore “non ha usato alcuna espressione dispregiativa” e che “la reazione di alcuni giocatori dei Wolves ha ingigantito a dismisura” l’episodio. Motivazioni che non sono bastate alla Federcalcio coreana (KFA) che nella lettera indirizzata alla Fifa ha espresso “seria preoccupazione per gli atti razzisti subiti da Hwang Hee-chan”. Nella lettera si chiede di agire e “sradicare il razzismo sul campo di calcio”, ha affermato l’associazione sul suo account X ufficiale.

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