I dispositivi sequestrati agli indagati nel processo sulle plusvalenze della Juventus dovranno essere loro restituiti. Lo ha disposto il giudice per le indagini preliminari di Roma, Elvira Tamburelli, stabilendo la restituzione agli indagati della “copia forense integrale” e conservando la “copia forense parziale” che contiene “i soli dati informatici pertinenti ai reati per cui si procede, rilevanti per l’accertamento dei fatti“.
Il giudice ha infatti accolto il ricorso delle difese, sottolineando come sia passato tempo sufficiente per l’estrazione della copia forense dei dispositivi informatici sequestrati. Non a caso, nell’ordinanza si legge che tutte le consulenze tecniche sono state completate già nel maggio del 2022. “Si è trattato di un’attività difficile e complessa che necessariamente si è protratta nel tempo, ma che da molto tempo si è ormai conclusa. Non può dubitarsi dell’interesse concreto degli indagati alla restituzione delle copie forensi dei dispositivi su cui sono riversati indistintamente informazioni, in elevata quantità, che non sono pertinenti ai reati per i quali si procede” ha scritto il giudice.