Serie A

Napoli, Conte: “Pressione non è un problema, parliamo poco e concentriamoci”

Antonio Conte Napoli
Antonio Conte - Foto Antonio Balasco / IPA Sport / IPA

 “Osimhen è un eccellente calciatore, un top player, un professionista. Victor sa benissimo tutto: è un nostro giocatore e deve lavorare, avere il giusto atteggiamento, anche se c’è questo tipo di accordo che ancora oggi non sappiamo come andrà a finire. L’ho trovato col sorriso, conta il presente, oggi pomeriggio l’allenamento e l’atteggiamento con me ed i compagni. Tutto quello che ha fatto in passato, deve farlo con me”. Così Antonio Conte, neo tecnico del Napoli, nel corso della conferenza stampa di presentazione della nuova stagione. Ha poi commentato un pronostico che dava gli azzurri favoriti per il terzo posto: “Si è ridotto il gap con le squadre che hanno chiuso nelle prime posizioni? In due giorni di lavoro è difficile (ride, ndr). E’ stato un gap netto, sono 41 punti di distanza dall’Inter, fino a -15 dalla quinta per la Champions, -10 dalle romane. Questa è la realtà dei fatti. Chi fa pronostici e previsioni deve essere ragionevole, altrimenti si finisce in qualcosa non dico di ridicolo, ma di non veritiero. C’è questo margine, in più è andato via un giocatore simbolo come Zielinski, ed ha rinforzato proprio l’Inter che ha chiuso a +41, non sappiamo il nostro mercato come finirà. C’è un accordo, potremmo perdere Osimhen, il più forte, che ha fatto la differenza nell’anno dello scudetto. Detto questo, a me questi giochini non fanno paura, se vogliono metterci pressione non è un problema, lo accetto, li lasciamo parlare, noi parliamo poco e siamo concentrati dopo un anno assurdo, ingiustificabile e abbiamo il dovere di migliorare, tornare nelle coppe, dalla porta principale, questo è l’obiettivo realistico”.

 “In questa fase la cosa più difficile è stata riallineare tutta la situazione e rimettere il club Napoli al centro di tutto. L’abbiamo fatto ed è merito di tutti, del club e dei calciatori”. Lo ha detto il tecnico del Napoli Antonio Conte in conferenza stampa dal teatro di Dimaro, sede del ritiro degli azzurri. “Quando vinci cambiano tutte le dinamiche, ci sono grandi onori per tutti ma al tempo stesso gli oneri, bisogna cercare di maneggiare con cura l’anno dopo la vittoria perché non è semplice – ha proseguito – Al tempo stesso è difficile anche gestire la delusione, c’è stato un momento in cui c’era tanta negatività in tuta la piazza. Il presidente è stato il primo, l’ho visto profondamente deluso per quanto successo. Quando c’è tanta delusione a volte si pensa che tutto è sbagliato, ma ci sono dei valori che non possono essere spariti nel giro di un anno, ecco perché il lavoro di riallineamento ha svolto una parte determinante. Si rischiava di distruggere tutto per via di una forte delusione, cerchiamo di essere equilibrati, ci sono cose di valore che devono essere mantenute”.

Sul rapporto con De Laurentiis: “Il presidente De Laurentiis ha svolto un lavoro importante per riallineare tutti, avallando determinate situazioni. Si è instaurato tra di noi un rapporto molto diretto, dove io dirò sempre ciò che penso, per il bene del Napoli. L’obiettivo era non distruggere tutto a causa di una forte delusione. Bisogna essere equilibrati, mantenendo vivi alcuni valori, altrimenti si rischia di essere una meteora. Sul mercato ho chiesto chiarezza da parte del club, la società ha chiarito che non cambieremo strategia, investiremo i soldi che potrebbero arrivare da eventuali cessioni per fare altri acquisti, la strategia del Napoli non cambia. Di Lorenzo e Kvara restano? Il presidente mi aveva promesso questo ed è stato così. Grande merito va alla società, che ha agito nella giusta maniera. Sono due bravi ragazzi. Di Lorenzo si era legato a vita al Napoli, la grande delusione lo aveva condizionato. Io ho riportato equilibrio in questa delusione, provando a spiegare che non possiamo gettare anni di lavoro. Il club ha agito come doveva, in questo va dato merito al presidente”

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