Calcio

Spagna favorita con la forza dei singoli e del gruppo, ma questa Inghilterra sembra inscalfibile

Jude Bellingham Inghilterra
Jude Bellingham - Foto Sipa USA / IPA

Da una parte c’è Bellingham, e dall’altra Yamal: due talenti generazionali che domineranno i prossimi quindici anni ai massimi livelli. Da una parte c’è il gioco, il collettivo, un calcio brillante, moderno e piacevole, dall’altra un situazionismo vecchio stampo, la capacità di essere camaleontici, di sfruttare i subentri e di non mollare mai. E qui i due binari cominciano a separarsi. Poi, l’ultimo confronto, quello del merito: la Spagna le ha vinte tutte, ha dovuto passare il girone con Italia e Croazia ed eliminare Germania e Francia, facendolo in modo piacevole agli occhi, mentre l’Inghilterra ha faticato in un girone non insormontabile, poi con la Slovacchia a trenta secondi dal triplice fischio era fuori, con la Svizzera è passata ai rigori, con l’Olanda l’ha vinta nel recupero, sempre subendo per prima gol.

Insomma, se non fosse il mondo del pallone, ma un altro sport, conosceremmo in anticipo la vincitrice di Euro 2024, e sarebbero le Furie Rosse per il record del quarto sigillo, il terzo nel giro di sedici anni. Invece è calcio, è una finale, e tutto è possibile, anche che gli imput di un mese vengano sovvertiti all’improvviso. I Tre Leoni vogliono a tutti i costi riportare il calcio a casa, vincere il primo Europeo, mettere il sigillo su un ciclo ormai duraturo impreziosito da nuovi talenti che stanno venendo fuori negli ultimi tempi. Southgate vuole rispondere alle critiche nel modo migliore, Kane vincere il primo trofeo della sua carriera – incredibile, ma vero – nel palcoscenico più prestigioso, in quella che ormai è la “sua” Germania. Ma la Roja è affamata, ha dei giovani fuoriclasse che fanno il bello e il cattivo tempo, e un ct come De La Fuente che sembra davvero l’uomo giusto, al momento giusto e nel posto giusto.

Che partita sarà? Difficile fare pronostici, ma dal punto di vista del gioco è lecito attendersi una Spagna più arrembante, ma con giudizio, e l’Inghilterra pronta a colpire e capace di accettare di difendere anche con un blocco basso. Saranno fondamentali i duelli tra gli esterni spagnoli e i terzini inglesi, Yamal contro Shaw in particolare può spostare l’ago della bilancia, ma anche quelli fisici tra i centrali spagnoli e il duo Kane-Bellingham. La Spagna è la prima squadra a vincere, entro i 90′ o 120′, sei partite in un singolo Europeo, una squadra da record che però sfida una nazionale, quella inglese, capace di centrare due finali consecutive, e non è mica da poco. Mai nessuna, poi, ha giocato due finali degli Europei in tre anni, potere del Covid. Ma le critiche sul gioco e sul modo in cui sono arrivati i risultati, quelle sono fondate e per cancellarle servirà alzare al cielo il trofeo.

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