Calcio

Giovani fuoriclasse, violenza, tecnologia e maltempo: e lo spettacolo? Euro 2024 ai saluti con Spagna-Inghilterra

Spagna
Esultanza Spagna - Foto Pa Wire/Pa Images/IPA

Al di là della tristissima figura rimediata dalla nostra Nazionale, Euro 2024 si appresta a salutarci dopo un mese e lo farà con una finale, quella tra Spagna e Inghilterra, che si preannuncia come equilibrata, incerta e come scontro di stili opposti e manifesti di quanto diverso può essere il gioco del calcio in base alle interpretazioni. Ma cosa resterà di questi Europei in Germania? A livello di spettacolo, bisogna dirlo, molto poco: le partite emozionanti e ricche di gol e giocate sono state pochissime, e all’interno di queste i momenti da ricordare comunque ridotti all’osso. Poche reti rispetto ad altre edizioni, partite giocate male, dieci autogol, un po’ di noia diffusa. D’altronde, se i più forti giocatori d’Europa devono arrivare a giocarsi la manifestazione più prestigiosa dopo una stagione da sessanta partite…

Di Euro 2024, però, ci ricorderemo diverse altre cose. Intanto, il definitivo ricambio generazionale: Yamal illumina e fa sognare la Spagna, Bellingham è leader tecnico dell’Inghilterra, la Turchia ha messo in mostra due 2005 fortissimi, l’Olanda ci ha fatto vedere Xavi Simons, la Germania aveva tratto beneficio dagli strepitosi Wirtz e Musiala. Persino Rosetti, con un colpo di coda, ha premiato la meritocrazia e lanciato l’arbitro francese, appena 35enne, Francois Letexier, per l’atto conclusivo. Hanno steccato, paradossalmente, i big più attesi: Cristiano Ronaldo in lacrime per un rigore sbagliato e con zero gol all’attivo al di là delle serie dagli undici metri, Mbappé soltanto l’ombra di se stesso, Kroos che pur avendo giocato bene deve salutare il calcio con una delusione, e così via. Gli stessi arbitri: Orsato chiude la carriera senza la finale che pareva sua, Marciniak se la fa soffiare in extremis, Turpin si vede superato a sinistra all’ultima curva dal più giovane e inesperto connazionale.

Ci ricorderemo dell’ondata di maltempo: tutti gli stadi hanno tenuto, al di là di quello di Francoforte, ma il freddo e la pioggia hanno davvero messo in ginocchio diverse partite, e siamo a cavallo tra giugno e luglio. L’altra piaga è la violenza: al di là dei bicchieri lanciati puntualmente in testa ai giocatori che battevano il calcio d’angolo, fuori dagli impianti la Polizei è dovuta intervenire più volte e ci sono arresti in tripla cifra fin qui: la cosa che preoccupa è che gli episodi di violenza fuori dagli stadi prima e dopo i match di Euro 2024 hanno caratterizzato e coinvolto quasi tutte le tifoserie, quella italiana compresa. Infine, c’è la questione tecnologia: il Var è stato contestato, soprattutto per il clamoroso episodio legato a Taylor in Spagna-Germania, ma ha anche salvato diversi arbitri da errori marchiani, già fin dal match inauguale. Nota lieta, il pallone col chip, che nei casi di tocco di mano, come con l’elettrocardiogramma al cuore, ha dato segni di vita: da rivedere anche in Serie A.

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